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A causa del perdurare della pandemia, anche il ritiro del clero dell’arcidiocesi di Lecce del mese di dicembre, si è svolto ieri in modalità telematica, dalla cappella dell’episcopio.

 

 

Si è cercato di mantenere l’impegno dedicando un tempo adeguato per la preghiera in comune dell’Ora media e per la meditazione. Tema della riflessione (CLICCA QUI pdf), tenuta da Fra Raffaele Ogliari, dopo quello dell’ascolto del mese scorso, è stato incentrato sulla parola del presbitero: l’omelia.

Non è raro, infatti, che i fedeli preferiscano un sacerdote piuttosto che un altro, proprio a partire dalla qualità delle sue omelie. Nondimeno l’omelia può essere considerata come un vero e proprio atto salvifico, cioè atto costitutivo, insieme alla eucarestia, dello sviluppo e della vita nello spirito.

Dopo un excursus storico sulla importanza dell’omelia - anche in ambito protestante - il predicatore è passato a delineare alcuni punti riguardanti l’omelia (che cosa è l’omelia?  Chi annuncia? Cosa si annuncia? Dove si annuncia? Chi è il destinatario?

Modello e prototipo di ogni omelia resta quella pronunciata da Gesù Cristo stesso: «Oggi si è compiuta questa Scrittura che voi avete ascoltato»(Lc 4,16-30). Un esempio di omelia breve, radicata nell’oggi di Dio, fondata sulla Scrittura e consapevole del “voi” che è destinatario.

Dopo la riflessione, e dopo un breve tempo di meditazione personale, mons. Luigi Manca, vicario generale della diocesi, ha rivolto un messaggio augurale all’arcivescovo a nome di tutto il presbiterio. Al termine il vescovo ha ricordato a tutti i preti i prossimi eventi in programma: intanto l’evento di grazia che vedrà don Marcello Semeraro tra noi oggi e domani, poi le due ordinazioni quella diaconale di Antonio de Nanni il 27 dicembre e quella presbiterale del diacono Alessio Seconi il 5 gennaio.

Il vescovo ha ancor ricordato il sacerdote defunto don Marco de Carolis di cui ha presieduto i funerali il mese scorso, ed ha annunciato il miglioramento delle condizioni di salute di don Bruno Spagnolo e don Benedetto Strumiello. La recita dell’Angelus ha concluso il ritiro

 

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