Sarà un Natale all’insegna della solidarietà quello vivrà la Fondazione Regina Pacis in Moldavia, perché oltre alla liturgia per la gioia della nascita di Gesù, dal 24 al 31 dicembre ci sarà la raccolta alimentare presso i centri commerciali della città.
Va detto che il 25 dicembre ricorre il Natale per i pochi fedeli cattolici e i pochi ortodossi legati alla Romania, al contrario della gran parte degli ortodossi legati al Patriarcato di Mosca, i quali celebreranno il Natale il 7 gennaio. Di fatto le feste natalizie hanno inizio il 30 dicembre per terminare il 10 gennaio.
La raccolta alimentare è un appuntamento molto importante per la Fondazione Regina Pacis, perché dovrebbe assicurare una buona parte di viveri per l’attività della Mensa “Papa Francesco”, le case famiglia ed i poveri assistiti nelle loro abitazioni. Lo scorso anno c’è stata una raccolta in due giorni di circa diciassette tonnellate di viveri. Quest’anno la pandemia e la scarsità di mezzi economici lascia prevedere un inevitabile calo. Ma c'è sempre speranze e fiducia nella generosità della popolazione.
Inoltre la pandemia, con il rischio del contagio, non prevede la presenza dei volontari e la distribuzione di materiale che pubblicizzi l’evento, allora bisogna sensibilizzare in modo totalmente diverso.
“La pandemia - ha detto don Cesare Lodeserto - ci sta mettendo in grande difficoltà, perché c’è un aumento dei costi ed anche dei bisogni, ma la solidarietà internazionale si è ridotta, ed è ben comprensibile. Fino ad ora siamo riusciti a venire incontro a tutti, ben consapevoli delle difficoltà e dei sacrifici da fare. Come è possibile negare un pasto a chi ha fame, oppure dire che non c’è nulla da distribuire?”.
La mensa “Papa Francesco” serve centinaia di pasti ad anziani e poveri, ed il Natale anche per loro trova motivo di festa nel buon cibo che ricevono, ed anche il panettone, grazie alla solidarietà di un'azienda italiana che si è ricordata dei poveri che sono in Moldavia.
Dopotutto la mensa vive di provvidenza, e bisogna crederci.