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Oggi è l’ultimo giorno dell’anno, e nei primi vespri della solennità di Maria Madre di Dio alle 18 la messa vespertina dalla cattedrale di Lecce. A presiedere l’eucarestia prefestiva sarà l’arcivescovo Michele Seccia con la preghiera tradizionale del Te Deum.

 

 

Scrive così don Marco Pozza: “Un nome-benedetto è anche la prima benedizione dell'anno, la prima raccomandata da Dio a Mosè: «Ti benedica il Signore e ti custodisca. Il Signore faccia risplendere per te il suo volto e ti faccia grazia. Il Signore rivolga a te il suo volto e ti conceda pace». Benedire è dire-bene di qualcuno. Il contrario della benedizione è la maledizione: dire-male di qualcuno è il maledire. Per uno che dice-male di noi, c'è un Dio che dice-bene di me, di te, di tutta l'umanità”.

In occasione della notte di San Silvestro la Chiesa si rivolge a Dio il tradizionale inno del Te Deum (CLICCA QUI), il canto di ringraziamento per eccellenza. Secondo una leggenda (risalente a una cronaca milanese del sec. XI falsamente attribuita al vescovo Dacio) il Te Deum è stato intonato da Sant’Ambrogio e Sant’Agostino il giorno di battesimo di quest'ultimo, avvenuto a Milano nel 386, per questo è stato chiamato anche "inno ambrosiano".

 È una lode trinitaria (QUI IL TESTO ) indirizzata all’inizio al Padre come nelle preghiere della messa, e poi al Cristo redentore seguita da alcune suppliche. Inno utilizzato per concludere eventi importanti come il conclave o l’ufficio delle letture nelle solennità, nelle feste dei santi, in tutte le domeniche tranne quelle di Quaresima.

Il collegamento in diretta dalla cattedrale di Lecce (regia di don Andrea Gelardo) sulla pagina Fb di Portalecce e su Telerama (ch 12), partirà alle 18 con la celebrazione eucaristica che sarà presieduta da mons. Michele Seccia, arcivescovo di Lecce.

 

 

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