Verità dei fatti e dignità delle persone. E il giornalismo come missione della testimonianza. Su questi binari si è svolto ieri mattina il forum sull’informazione locale in occasione della 55esima Giornata mondiale delle comunicazioni sociali che si celebra oggi. Punto di partenza e cuore del confronto il messaggio di papa Francesco, dal titolo “Vieni e vedi. Comunicare incontrando le persone come e dove sono”, che richiama la necessità della relazione e del dialogo in un momento storico in cui, a causa della pandemia, l’isolamento e il distanziamento generano incomunicabilità.
Il forum (), promosso nell’ambito dei “Dialoghi al pozzo” dall’Ufficio diocesano delle comunicazioni sociali guidato da don Antonio Murrone, è stato trasmesso in diretta streaming su Portalecce dal chiostro dell’antico seminario di Piazza Duomo a Lecce. Alcuni ospiti sono intervenuti in presenza, altri in collegamento online: un incontro introdotto dall’arcivescovo Michele Seccia e poi condotto dal giornalista don Adolfo Putignano.
Vincenzo Corrado, direttore dell’Ufficio comunicazioni sociali della Cei, si è soffermato sulla necessità di “porsi alla ricerca della verità” e di essere “giornalisti di prossimità”. Per il nuovo direttore della Gazzetta del Mezzogiorno, Michele Partipilo, che proprio ieri si è insediato alla guida del giornale, “venite a vedere è un richiamo diretto alla responsabilità della verità” che determina “la credibilità del giornalista”. “Avviare la direzione della Gazzetta con questo incontro lo leggo come un segno della Provvidenza”, ha sottolineato Partipilo. Per il giornale pugliese si apre una nuova stagione piena di sfide dopo mesi vissuti col fiato sospeso per le vicende relative alla vecchia proprietà che hanno rischiato di portare la Gazzetta alla chiusura.
Il direttore di TeleRama, Giuseppe Vernaleone, ha parlato di “giornalisti pastori laici” chiamati alla “missione della verità”. E il caporedattore di TeleNorba, Massimo Bianco, si è invece soffermato sull’importanza del “racconto dei fatti tramite le immagini” e della “verità che deve essere narrata nel rispetto della dignità delle persone”. Ha concluso il forum il caporedattore del Nuovo Quotidiano di Puglia, Rosario Tornesello, che ha ricordato gli attrezzi del mestiere del giornalista. “Prima la penna e oggi la tastiera, ma soprattutto la suola delle scarpe”, come ricorda Papa Francesco. “Specialmente con la punta delle scarpe - ha ricordato Tornesello - perché bisogna entrare nella notizia in punta di piedi perché i fatti sono persone, storie, emozioni, sofferenze”. E poi anche “con i tacchi” perché a volte è necessario “puntare i piedi per non farsi trascinare dal sensazionalismo o dal potente di turno”.