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La testimonianza in un luogo di lavoro un po’ particolare e speciale, come la scuola, è stato il tema che mons. Seccia ha tenuto ad indicare agli insegnanti di religione cattolica della diocesi nel corso dell’annuale momento di preghiera tenuto nella parrocchia di San Guido a Lecce.

Partendo proprio dall’esempio dei martiri algerini mons. Pierre Claverie, vescovo di Orano e dei Padri Trappisti di Tibhirine, guidati da Padre Christian de Chergé, l’arcivescovo di Lecce ha parlato di "testimonianza al vangelo e al territorio". Quel vangelo che i docenti di religione devono insegnare con entusiasmo e quel territorio - la scuola - che devono amare e animare con professionalità, appropriatezza e competenza.

"La vostra testimonianza - ha aggiunto il presule - è un ministero vero che deve portare ad interrogarsi sul proprio vissuto, sulla propria esperienza, altrimenti non si può rispondere alle domande di senso che questo momento storico e questo luogo chiedono a voi".

Su questo insegnamento sapienziale è ritornato anche il direttore dell’Ufficio diocesano Irc, don Alessandro Saponaro, nel suo ringraziamento e saluto finale, rimandando al prossimo appuntamento di aggiornamento diocesano sulla Laudato sì di Papa Francesco che si terrà il prossimo gennaio.

 

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