Illuminato dalla fede autentica, nell’ascolto profondo e costruttivo, don Antonio Loffredo, ospite stasera del secondo appuntamento de “I martedì di Quaresima” dell’arcidiocesi di Lecce, è riuscito dove non tutti osano: credere in giovani scartati dalla società in un rione degradato e difficile di periferia.
Il rione Sanità di Napoli come modello di riscatto educativo! La pietra scartata che diventa pietra preziosa è la metafora della vita: l’imperfezione e l’apparente limitatezza che si trasformano in valore inestimabile di costruzione del bene: “La pietra che i costruttori hanno scartato è diventata testata d’angolo” (Matteo 21, 42).
Come Gesù, che scartato dai potenti convinti di essere in grado da soli di costruire la storia, sarebbe stato quella piccola pietra che regge la ‘volta’ delle vicende umane; la testata d’angolo, che incuneandosi tra i due lati inclinati di una ‘volta’, li tiene insieme creando un’architettura stabile.
Aiutare i giovani in difficoltà a costruirsi un futuro ha rappresentato per don Antonio il senso della sua missione, consapevole che l’armonia dell’essere umano è determinata dalla generazione di sapienza e pienezza che sa trasformare il dolore e la privazione in dono; il tutto grazie alla risposta giovanile che ha saputo dimostrare il suo grande potenziale.
In risposta alle sfide del tempo attuale, nella realtà a lui affidata, don Antonio ha consentito ai giovani di liberare le loro forze positive per un orizzonte di speranza attiva e concreta, per sé e per gli altri.
Appuntamento stasera alle 19 presso l’Istituto Marcelline in Lecce e in diretta Fb sulla pagina di Portalecce (regia di don Emanuele Tramacere).