“Perché la nostra gioia sia piena”, queste le parole che risuonano nella nostra parrocchia di San Giovanni Paolo II a Merine, in occasione della Visita Pastorale di mons. Michele Seccia.
Siamo contenti ed affascinati dalla sua presenza in mezzo a noi come fosse un parrocchiano della nostra comunità, uno di noi: si sono messi a cantare i ragazzi oggi quando il vescovo ha indossato la felpa dell’Anspi in oratorio, durante l’incontro coi ragazzi e le loro famiglie.
Lo abbiamo visto gioioso quando giocando a pallone con un bimbo di tre anni, i bambini erano diventati due.
Lo abbiamo visto commosso quando un padre con suo figlio hanno inscenato l’incontro di San Giovanni Bosco con San Domenico Savio.
Lo abbiamo visto giocare a ping pong divertito come non mai e mangiare lo zucchero filato tra i bambini. Si è messo a disposizione per rispondere alle più svariate domande dei piccoli. E raccontandoci del suo quotidiano sin da bambino, ci ha fatto capire che, nonostante la vita ci riservi tante difficoltà come il dolore, il lutto, la malattia se abbiamo il cuore aperto, anzi spalancato a Cristo, come diceva San Giovanni Paolo II, tutto si affronta con la certezza che la sua consolazione sarà piena.
Per noi giovani famiglie questi esempi sono linfa vitale che nutre la crescita della nostra fede nella quotidianità. La famiglia, chiesa domestica, ha il ruolo e la responsabilità di accompagnare le nuove generazioni a Cristo educando al dialogo, al confronto e alla preghiera. Le famiglie che vivono la parrocchia, hanno bisogno di confrontarsi e invitano a braccia aperte, anzi spalancate, tutte le famiglie della comunità che abbiano voglia di sperimentare la gioia di Cristo Signore nel Sacramento del matrimonio.
(ha collaborato Giuseppe Fiore)
Photogallery di Renzo Greco