Pronti? Si riparte. E lo start, come di consueto, lo clicca l'arcivescovo Michele Seccia che, all'inizio del nuovo anno pastorale e nel giorno della sua festa onomastica (29 settembre), ha scritto ai sacerdoti che operano in diocesi per ricordare gli appuntamenti e il cammino che attendono la Chiesa di Lecce nei prossimi mesi.
“Dopo il tempo della riflessione - scrive Seccia -, del confronto e delle decisioni, eccoci al momento della ripartenza per offrire, con piena disponibilità e dedizione, il nostro servizio alla Chiesa di Lecce, che la Santa Sede, nella persona del Santo Padre Francesco ha voluto affidare alla mia responsabilità di pastore e vescovo”.
Poi un retroscena, forse dimenticato da tanti: “Mentre vi scrivo, mi torna alla memoria un particolare: proprio il 29 settembre 2017 fu pubblicata la notizia del mio trasferimento a Lecce (avrebbe fatto il suo ingresso a Lecce il successivo 2 dicembre, succedendo all'arcivescovo Domenico D'Ambrosio, ndr), nomina che sconvolse le mie preoccupazioni del momento... ma, nonostante le esitazioni iniziali, l’obbedienza prevalse. Ora ringrazio Dio di essermi affidato a ciò che la Provvidenza mi chiese in quel momento e di aver compiuto un bel tratto del cammino insieme con voi”.
“Come già comunicato giorni fa – rileva, iniziando a indicare la rotta da seguire -, è stata definita anche la composizione del nuovo Consiglio episcopale con lo scopo di riprendere al più presto, magari già dalla prossima settimana, gli incontri periodici, occasione di programmazione, di consultazione e di verifica fraterna. Momenti di condivisione che devono avere metodo e finalità pastorali, ed offrire al presbiterio e a tutta la comunità diocesana la possibilità di alimentare il dialogo fraterno, premessa indispensabile per delineare e proseguire insieme il cammino nel tempo della nostra Chiesa diocesana”.
"Mi sia consentito di ribadire - sottolinea confermando il suo impegno nel ministero episcopale -, anche in questa circostanza, la mia ferma volontà di sentirmi e di essere totalmente al servizio della Chiesa di Lecce. Uno spirito di servizio che riguarda e coinvolge anche ognuno di voi carissimi presbiteri, diocesani e di vita consacrata, voi diaconi, per poter assolvere insieme e in piena comunione di intenti il mandato affidatoci e sostenuto dalla grazia di stato e accettato in libertà dalla nostra volontà personale”.
Poi passa ad elencare i prossimi impegni pastorali della comunità diocesana a partire dalla ripresa della Visita Pastorale sospesa nei mesi estivi “che io personalmente vivo come dono del Signore”: “fa tanto bene a me pastore, spero altrettanto anche per le vostre comunità per le quali nutro un affetto paterno che ogni giorno si trasforma in preghiera davanti all’Eucarestia”.
Poi ancora, “Vi invito, inoltre, a pregare lo Spirito Santo (fatelo anche domenica prossima in tutte le messe con i fedeli) per l’Assemblea ordinaria del Sinodo dei Vescovi che si svolgerà a Roma nei prossimi giorni affinché lo spirito di comunione e di sinodalità auspicati dal Santo Padre, possa divenire sempre più non solo stile di Chiesa in cammino ma vita ordinaria di ogni comunità cristiana. Anche per noi preti, a volte, la Sinodalità, costa continua conversione, impegno e fatica: non possiamo prescinderne”.
Poi le prossime tappe della fase diocesana del Sinodo della Chiesa Universale “che tanti frutti sta portando anche nella nostra realtà particolare”.
“Il tempo che abbiamo davanti a noi - conclude -, il nuovo anno pastorale, sia un tempo di grazia per tutti e per ciascuno, ci coinvolga tutti: presbiteri diocesani e religiosi, diaconi permanenti e ministri istituiti... tutti coloro che fanno parte di organismi pastorali di rappresentanza a tutti i livelli. Pregate per me e con me: il Buon Pastore mi confermi nel suo amore e mi consolidi nella perseveranza, nella salute e nella fraternità con tutti e con ciascuno di voi!”.