Sono lieto del ricco fiume di preghiere, ricordi e tanta ammirazione che quest'oggi ho ricevuto da ogni parte della diocesi per mons. Franco Lupo che ci ha lasciato questa mattina all’età di 94 anni.
Desidero unirmi a questo coro anche se ho conosciuto don Franco solo nell'ultima tappa della sua esistenza terrena. Venerdì scorso al mattino l’ho sentito al telefono. Era lucido, sereno anche se un po’ affaticato nel parlare. Mi ha assicurato ancora una volta la sua quotidiana preghiera per la diocesi e anche per la mia persona e il mio ministero.
In passato, sono andato a trovarlo spesso in casa (CLICCA QUI ) e subito ho avvertito la presenza di un sacerdote ricco di fede, semplice, genuino, spontaneo eppure così dotto e profondo.
Durante la prima festa in onore dei Santi Patroni Oronzo, Giusto e Fortunato, ho voluto che don Franco facesse udire la sua poetica voce dialettale ai suoi concittadini () e sono rimasto molto contento che tutta la città lo abbia ammirato e onorato.
Quando, infatti, un sacerdote si spende per il suo popolo i frutti non mancano e don Franco ne ha prodotti veramente tanti. Non vi è stato sacerdote o fedele che lo abbia conosciuto e che non ne abbia parlato con affetto.
Appena ho avvisato i cardinali De Giorgi e Semeraro, così come i vescovi originari della nostra diocesi, tutti mi hanno espresso parole di sincera e profonda stima per un sacerdote dotto e semplice, umile e sempre sorridente.
Tra le tante qualità di don Franco non posso non menzionare la sua vena poetica che lo ha fatto conoscere in tutto il Salento. Attraverso la poesia, don Franco riusciva ad essere efficace evangelizzatore e solerte testimone di Cristo. Tutta la sua vita è stata un esempio e anche nell'ora della morte si è spento sereno.
Tutta l'odierna giornata sarà nell'obitorio del “V. Fazzi” di Lecce, mentre domani presiederò il funerale alle 15,30 nella basilica di San Domenico Savio in Lecce.
Il Signore ricompensi tutto il lavoro di don Franco e la sua anima riposi nella pace.
