Ieri sera l'arcivescovo Michele Seccia ha presieduto la solenne eucarestia nei primi vespri della festa della Madonna del Rosario, ritornando, dopo ben quattordici mesi, nella Basilica del Rosario, finalmente riapparsa in tutto il suo antico splendore.
Il vescovo ha voluto sottolineare il fatto che la riapertura significa non solo un rinnovato invito al fervore mariano o una “vetrina” in più per i turisti che si spera presto possano tornare a Lecce, ma anche un appello a ritornare a pregare sulla tomba del Servo di Dio, don Ugo De Blasi. Durante l'omelia, il presule ha invitato a rivolgersi con fiducia a Maria in questo tempo così calamitoso, e ha elogiato la presenza delle diverse confraternite che hanno voluto essere presenti, con i propri abiti, alla celebrazione. Ha ringraziato tutti coloro che nelle ultime settimane si sono spesi per ripulire e ridare dignità alla Basilica barocca opera dello Zimbalo. Una gara di fraterna di solidarietà che ha visto come capofila la confraternita leccese dell’Addolorata con il priore Claudio Selleri in prima linea al lavoro per poter riaprire la chiesa per i giorni della solennità della Madonna del Rosario di Pompei.
Alla fine della messa, l’arcivescovo si è fermato a pregare sulla tomba di don Ugo, in una silenziosa e prolungata preghiera, accompagnato dai sacerdoti concelebranti e dal diacono.
La Basilica del Rosario ha così riabbracciato tanti fedeli, accorsi dall'intera città per venerare Maria.
Racconto per immagini di Arturo Caprioli.