Avvicinandosi il giorno del 70° compleanno (il 6 giugno) dell’arcivescovo Michele Seccia che la Chiesa di Lecce festeggerà in tre diversi momenti (GUARDA SOTTO), Portalecce ha pensato di raccogliere frammenti della sua vita attraverso i racconti e i ricordi di chi lo ha conosciuto da vicino. Brevi istantanee che ripercorrono la vita di un ragazzo, di un sacerdote, di un vescovo che ancora oggi continua a scrivere pagine di vita evangelica.
Gli undici anni dell’esperienza pastorale teramana del nostro vescovo Michele Seccia sono stati sufficienti per arricchirci nell’animo, nella mente e nel cuore.
Ognuno ha compiuto un grande passo in avanti, nessuno è rimasto a guardare perché tutti travolti dal vortice della sua intraprendenza che, se inizialmente, sembrava pura follia, oggi si è trasformata in una consapevolezza: il compimento di una grande svolta per la nostra Chiesa particolare.
Siamo cresciuti… abbiamo detto ‘sì’ alle Sue proposte non solo per obbedienza, ma perché colpiti da una testimonianza forte ed incisiva che ha fatto davvero vibrare l’anima a chi la diocesi l’ha amata da sempre e che, negli anni, ha sofferto per i momenti quasi ‘vuoti’ che ne hanno offuscato il cammino.
Una testimonianza all’insegna del servizio che, come ci ha sempre ricordato, gli è stato donato dalla madre: un servizio attento ed amorevole nei confronti di ciascuno espresso concretamente in quel portone del palazzo vescovile sempre aperto, nella risposta immediata al primo squillo del telefono, nel sorriso accogliente e nell’abbraccio paterno che tutti abbiamo cercato.
Con questo stesso spirito ha toccato ogni angolo del nostro territorio spesso provato da calamità imprevedibili e si è fatto ‘uno’ con le comunità più tribolate; in un susseguirsi di impegni pastorali il suo cuore ha sempre avuto uno spazio privilegiato ed accogliente per le persone in difficoltà che non si sono mai sentite sole o abbandonate ma accudite dall’amore di un pastore ‘infaticabile’.
E allora, don Michele, il mio augurio-preghiera per questo giorno è che lei rimanga sempre così com’è… nella schiettezza e nella trasparenza che la distinguono; nell’impulsività che a volte paga caramente; nella serenità che è sempre impressa sul suo viso anche quando il carico la opprime e chi non la conosce, non ne sente il peso; nella forza di remare fino ad andare contro-corrente pur di salvaguardare, mai la sua immagine, piuttosto tutti quei valori che hanno fondato e fondano la sua vita e che lei vorrebbe fondassero anche quella delle persone che le sono affidate; nella testimonianza assidua ed instancabile di quell’unica fede che segna ogni passo della sua vita: nelle relazioni che fanno la differenza perché laddove c’è unità di intenti i frutti del raccolto della comunione saranno abbondanti.
Buon compleanno!
