“Il mio è un invito alla preghiera non solo per le responsabilità cui il Signore mi chiama ogni giorno come pastore della diocesi ma, soprattutto, perché il gesto dell’imposizione del pallio dal parte del Nunzio Apostolico, segni un ulteriore ed efficace passo in avanti nel cammino verso la comunione ecclesiale, certo come Papa Francesco, che la Chiesa non è un’organizzazione burocratica ma una grande storia d’amore”.
È l’appello dell’arcivescovo Michele Seccia alla vigilia dell’attesa cerimonia che si svolgerà sabato 8 settembre alle ore 19 nella Chiesa Cattedrale di Lecce. Durante la solenne Concelebrazione eucaristica il Nunzio Apostolico in Italia e San Marino, l’arcivescovo Emil Paul Tscherrig, imporrà il pallio all’arcivescovo metropolita di Lecce.
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Come si ricorderà è stato lo stesso Papa Francesco a consegnare a mons. Seccia l’insegna dei metropoliti lo scorso 29 giugno in Piazza San Pietro a Roma. L’imposizione qui a Lecce avviene nella Festa della Natività della Beata Vergine Maria e in coincidenza (non casuale) con il XXI Anniversario dell’ordinazione episcopale di mons. Seccia.
“Il pallio - così è riportato nel libretto preparato dall’Ufficio liturgico diocesano (allegato a questo articolo a favore di chi seguirà la cerimonia in tv, clicca qui) e che verrà distribuito ai fedeli che parteciperanno alla cerimonia - è una fascia di lana tessuta a mano che si poggia sulle spalle e si fa poi ricadere davanti sul petto e dietro alle spalle (leggi l’articolo di Christian Tarantino sulle origini e i significati del pallio). Con la riforma del pallio voluta da Paolo VI negli anni ‘70, il pallio viene concesso solo ai metropoliti, proprio a sottolineare il legame di chi lo indossa con la Sede Apostolica”.
Papa Francesco ha modificato nel 2015 il rito del pallio, distinguendo la benedizione/consegna dall’imposizione, che avviene, invece, per le mani del Nunzio Apostolico, nella diocesi di appartenenza in un secondo momento, “alla presenza della Chiesa locale e in particolare dei vescovi delle diocesi suffraganee accompagnati dai loro fedeli”. Lecce, com’è noto, è sede arcivescovile metropolitana dal 1981. Sedi suffraganee sono, invece, le arcidiocesi di Brindisi-Ostuni e di Otranto e le diocesi di Nardò-Gallipoli e di Ugento-Santa Maria di Leuca.
Alla celebrazione saranno presenti i vescovi e gli arcivescovi delle diocesi suffraganee: Domenico Caliandro (arcivescovo di Brindisi-Ostuni), Donato Negro (arcivescovo di Otranto e presidente della Conferenza episcopale pugliese), Fernando Filograna (vescovo di Nardò-Gallipoli) e Vito Angiuli (vescovo di Ugento-Santa Maria di Leuca). Inoltre assisterà alla cerimonia anche il card. Salvatore De Giorgi, arcivescovo emerito di Palermo. Parteciperà alla concelebrazione anche mons. Cristoforo Palmieri, vescovo emerito della diocesi di Rrëshen (Albania).