“Siamo pronti per entrare e rimanere per quaranta giorni nella ‘palestra’ dello spirito?”. È questa la domanda che l’arcivescovo Michele Seccia ha posto ieri sera ai numerosi fedeli presenti in cattedrale durante l’omelia della messa di inizio quaresima e prima del rito dell’imposizione delle ceneri.
Anche questa volta l’arcivescovo Michele Seccia - come già fatto all’inizio dell’Avvento, altro “tempo forte”, e come succede in occasione delle solennità liturgiche come il Natale o il primo dell’anno o per altre giornate significative della vita diocesana – ha scelto il portale diocesano dell’informazione e la sua web tv per inviare alla Chiesa di Lecce il Messaggio per la Quaresima 2019.
Un protocollo d’intesa tra la Regione Puglia e le Chiese di Puglia che in sostanza riconosce “gli oltre mille oratori pugliesi - sono parole del presidente Michele Emiliano - e il loro ruolo insostituibile nella coesione della società".
Ogni battezzato è chiamato a essere Popolo di Dio, in una relazione molto diversa dalle altre aggregazioni terrene, spesso caratterizzate da atteggiamenti di dominio e dalla forza del potere.
A seguito della diffusione in rete di un file audio che svela i contenuti di una telefonata intercorsa tra un sacerdote della diocesi di Lecce e una persona che - stando al dialogo - risiederebbe in Germania, e soprattutto a seguito della fuorviante interpretazione offerta nei testi di lancio dal sito web che ha ritenuto di pubblicare la registrazione, si rende noto che l’arcivescovo Michele Seccia, informato del caso all’indomani del suo insediamento a Lecce, avvenuto nel dicembre 2017, ha immediatamente adottato nei confronti del sacerdote in questione tutti i provvedimenti cautelativi consentiti dalla normativa ecclesiastica vigente.
Nell'immediata vigilia (oggi alle 17 nell'Aula Magna “Codacci Pisanelli” di UniSalento) dell'Assemblea diocesana nella quale l'arcivescovo Michele Seccia consegnerà la Lettera alla diocesi, ecco le prime battute del documento in attesa di poterlo leggere e gustare per intero.