Con il rito dell’imposizione del sacro pallio da parte del Nunzio apostolico in Italia, mons. Emil Paul Tscherrig, l’arcivescovo Michele Seccia entra nel novero dei metropoliti della Chiesa di Lecce.
“Il mio è un invito alla preghiera non solo per le responsabilità cui il Signore mi chiama ogni giorno come pastore della diocesi ma, soprattutto, perché il gesto dell’imposizione del pallio dal parte del Nunzio Apostolico, segni un ulteriore ed efficace passo in avanti nel cammino verso la comunione ecclesiale, certo come Papa Francesco, che la Chiesa non è un’organizzazione burocratica ma una grande storia d’amore”.
“Tradizionalmente il 29 giugno, solennità dei Santi Pietro e Paolo, il Sommo Pontefice, procedeva all’imposizione del pallio agli arcivescovi metropoliti (a capo di una metropolia o provincia ecclesiastica con diocesi suffraganee)
L’abbraccio di tre comunità ecclesiali riunite intorno al medesimo santo. È questa l’icona di quanto avvenuto nella sala conferenze dell’Episcopio leccese allorquando mons. Seccia ha accolto mons. Giuseppe Favale, vescovo di Conversano-Monopoli, e mons. Želimir Puljić, arcivescovo di Zara.
Nei giorni scorsi, appena rientrato dal viaggio missionario in Madagascar e dall’incontro dei giovani con Papa Francesco a Roma, l’arcivescovo mons. Seccia ha reso pubblico il calendario degli ingressi dei nuovi parroci e degli amministratori parrocchiali che già dal 1° settembre saranno in servizio nelle nuove comunità.
Com’è consolidata consuetudine a Lecce, al termine della processione in onore dei Santi Patroni Oronzo, Giusto e Fortunato, l’arcivescovo pronuncia il suo Messaggio alla città. Per mons. Seccia quello di quest’anno è stato il debutto.