Gesù sale al monte Tabor, prende con sé Pietro, Giovanni e Giacomo. Mentre prega, il suo volto cambia d’aspetto e la sua veste diventa candida e sfolgorante.
Tornati in Galilea, Gesù decide di dirigersi un’altra volta a Betsàida mentre si stavano avvicinando, gli conducono un cieco, pregandolo di toccarlo.
Gesù e i suoi salgono a Gerusalemme per festeggiare la Pentecoste. Nella zona nord della Città Santa, sta sorgendo un quartiere nuovo e c’è una piscina, chiamata Betzatà, dove confluiscono le acque di una sorgente sotterranea alla quale il popolo attribuisce uno speciale potere curativo.
Il Nazareno esce dal suo Paese per ritirarsi con i discepoli nella zona di Tiro e Sidone, nella terra che gli ebrei chiamavano cananea, e i romani fenicia.
Gli apostoli non si erano allontanati volentieri dal Maestro lasciandolo solo a Betsaida. Sono preoccupati per lui, temono che le folle lo trovino. Continuano a parlare, quasi non si accorgono dell’arrivo di una nuova tempesta.