Tra i testimoni oculari della resurrezione di Ezechiele c’è un fariseo di nome Simone, che invita a cena Gesù. Nella sua casa trovano una donna, Myriam, una peccatrice di quella città, che avendo saputo che Gesù si trovava nella dimora del fariseo, si introdusse senza permesso.
Nei giorni successivi Gesù e i suoi riprendono a spostarsi tra i villaggi della Galilea. A una dozzina di chilometri da Nàzaret si trova una piccola città, chiamata Nain, che sorge alle falde del piccolo monte Hermon.
Dopo quell’elenco di beatitudini che rovesciava ogni criterio del mondo, Gesù spiega che l’essere riconciliati con i fratelli è la condizione per potersi accostare a Dio. “Io vi dico: amate i vostri nemici e pregate per quelli che vi perseguitano...”.
Concluso il discorso della Montagna, Gesù fa ritorno a Cafarnao. Appena entrati in città trovano una piccola folla ad attenderli.
È mattina e il sole splende già alto illuminando le acque calmissime del Mar di Galilea. C’è una impressionante distesa di gente che attende Gesù, i loro volti parlano.