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Stefania Mandurino, imprenditrice del turismo, è la nuova presidente del Rotary Club Lecce Sud, nato nel  1976 e oggi costituito da 44 soci effettivi e 4 onorari provenienti dalla professioni e da diversi settori dell’economia locale. 

 

Il passaggio di consegne con il past president Gianni Vonghia lo scorso primo luglio, anche se la cerimonia di passaggio del martelletto del Club si è tenuta l'altra sera durante una partecipatissima cerimonia all’Hotel President di Lecce.

La nuova presidente, prima donna ammessa nel 2002, ha presentato nel corso della serata il piano strategico triennale, che prevede tra l’altro il  rafforzamento del Club stesso (con maggiore spazio agli ingressi delle donne, dei giovani e di nuove professionalità capaci di garantire il proprio apporto per la crescita del sodalizio), del rapporto del Club con le istituzioni e gli stakeholder del territorio e con il territorio stesso. Parola chiave dell’anno rotariano in corso, infatti, è “connessione”: “Il Rotary è un’associazione la cui appartenenza ti consente di agire su due fronti: impegnarti per conoscere, accettare e migliorare te stesso e, al contempo,  lavorare per rendere il mondo un posto migliore in cui vivere. Infatti facciamo nostro il motto internazionale,  che sento particolarmente mio per carattere, cultura e professione: “Connetterci per la costruzione di un mondo migliore. Connetterci con la nostra e le nostre comunità. Fare rete a livello professionale.  Allacciare relazioni solide e durature con persone che condividono gli stessi valori e desiderano agire per rendere il mondo un posto migliore”.

“E non posso non ricordare le parole di Papa Paolo VI in occasione del Congresso dei Distretti Italiani il 20 marzo del 1965”, continua la nuova presidente, “che ha decretato il superamento della diffidenza tra Chiesa e Rotary ed “aperto definitivamente le braccia al Rotary”, come dichiarò appunto il Governatore Adriano Lecci nel Congresso del 2014: “La vostra attività contribuisce alla formazione e alla coesione delle classi dirigenti … ma non le oppone alle altre classi sociali, bensì le stimola ad assumere con più avveduta coscienza le funzioni loro proprie e le esorta a mettersi con più generosa dedizione a servizio del bene comune“, dichiara papa Montini, dimostrando che aveva approfondito la conoscenza del Rotary e ne apprezzava il valore. Anche papa Montini ha ammesso “di aver avuto delle riserve sul Rotary, frutto di ignoranza e di errore”, spiega ancora la nuova presidente.

Il Rotary Club di Lecce è però già al lavoro sul fronte del piano annuale, che prevede una molteplicità di obiettivi in linea con la mission del Club,  con il  Premio al miglior giovane cineasta nell’ambito del Festival “Vive le Cinéma”, in corso presso il chiostro della Biblioteca Provinciale “Nicola Bernardini” del Convitto Palmieri, con una borsa di studio per un giovane archeologo del Centro studi papirologici, in procinto di partecipare a una campagna di scavi in Egitto,  e con il Progetto di riqualificazione urbana e sociale Lef 167.

 

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