Ieri in una sala gremita all’interno del seminario di Piazza Duomo, nell’ambito dell’ottava edizione di “Cento piazze per l’impegno educativo 2018”, si è svolto un incontro promosso dall’Aimc (Associazione italiana maestri cattolici) in collaborazione con il Forum delle associazioni familiari di Lecce (di cui l’Aimc fa parte) e dall’arcidiocesi di Lecce.
Titolo dell’edizione di quest’anno: “Alleanza educativa: verso una complicità solidale”.
L’Aimc, sorta nel 1945, da sempre pone la sua attenzione alla scuola e alla relazione educativa tra scuola famiglia, è attenta al mutamento dei tempi e dei bisogni ed è stata promotrice di alleanze educative funzionali allo sviluppo integrale della persona secondo i principi costituzionali e il suo specifico orientamento di laicato cattolico.
Il tema proposto prende spunto dal discorso di Papa Francesco pronunciato proprio ai membri dell’Aimc lo scorso mese di gennaio.
All’incontro è intervenuto l’arcivescovo Michele Seccia che ha ribadito l’importanza del rapporto positivo e della comunicazione tra scuola e famiglia in un dialogo costante e di apertura all’altro per la promozione dello sviluppo integrale della persona e del cittadino.
L’intervento della dott.ssa Anna Leda Farì (già presidente provinciale AIMC dirigente scolastica docente Istituto Superiore di Scienze Religiose) nel suo intervento ha ribadito la necessità di rivedere nella scuola le modalità comunicative con le quali si interagisce con le famiglie. Il territorio ha la necessità di costruire un rapporto di partenariato tra scuola e famiglia, indicando con questo termine un rapporto alla pari, fondato sul rispetto reciproco, sul confronto e sull’unità di intenti e di scelte comuni finalizzati alla promozione della persona e della sua educazione.
La dirigente scolastica Maria Assunta Corsini, presidente del Forum e moderatrice dell’incontro ha sottolineato la necessità di porre domande nel modo giusto per poter interagire con intenzionalità educativa.
Dal dibattito sono emerse numerosi spunti di riflessione. È emersa altresì la necessità di una ridefinizione dei ruoli educativi all’interno di un nuovo mondo di famiglie con le quali la scuola deve confrontarsi, nel pieno rispetto e nella costruzione di una corresponsabilità e cooperazione. Non sono i dettami legislativi a costruire il patto educativo quanto quel valore aggiunto dettato dal senso del dovere e dall’idea di una scuola che non sia asettica istruzione ma educazione e formazione dell’uomo al mistero della vita.