Si è svolto domenica scorsa a Molfetta, presso il Pontificio Seminario Pio XI, il Consiglio regionale dell'Azione Cattolica pugliese, che ha visto la partecipazione attiva e numerosa di tutte le delegazioni diocesane della nostra regione, tra le quali anche quella di Lecce.

"Laici: generatori di processi" è stato il tema che ha orientato i lavori del Consiglio, riprendendo il verbo scelto dalla Presidenza nazionale per guidare l'intero anno associativo in corso: il verbo "generare", inteso come capacità di "apprendere la virtù dell'incontro", per essere in grado, ciascuno nella realtà in cui è chiamato ad operare, di pensarsi sempre in relazione, con il Signore e con i fratelli.

La giornata si è sviluppata intorno a dei tavoli di lavoro tematici che hanno approfondito quattro questioni specifiche - legalità, ambiente, immigrazione e lavoro - con il supporto dei membri dell'Osservatorio regionale dell'Azione Cattolica, una vera e propria commissione di servizio composta da alcuni soci e costituitasi da pochi mesi, alla quale il Comitato dei Presidenti diocesani ha ritenuto opportuno affidare due compiti: in primo luogo, porre l'attenzione, approfondire, valutare e intervenire su questioni particolarmente significative, sulle quali spesso vi è troppa disinformazione; in secondo luogo, elaborare e mettere in circolo materiali e documenti utili alla riflessione, che ciascuna associazione diocesana possa poi utilizzare per far sentire la propria presenza vigile e attiva sul territorio della nostra regione.

In particolare, nei quattro tavoli di lavoro, a partire da alcune sollecitazioni e dall'intervento di relatori esperti nello specifico tema, ci si è confrontati sulle buone prassi che le nostre chiese diocesane, anche con il contributo dell'Azione Cattolica, riescono a mettere in campo per contrastare i fenomeni di illegalità connessi al mondo del lavoro, della tutela dell'ambiente e dell'accoglienza di chi è straniero, provando infine ad immaginare e a progettare insieme nuove possibili strategie di intervento, nuovi "processi" che, come laici impegnati, siamo chiamati ad innescare perché il Vangelo si incarni nella vita delle nostre comunità.