Salute, attualità, sostenibilità i temi più rilevanti e ricercati sui media per 8 italiani su 10. Un italiano su due si affida ai consigli di esperti e opinionisti tv per le scelte in materia di soldi e salute.
È quanto emerge dall’indagine “A matter of trust: tenersi informati in tempo di crisi”, condotta nell’ambito del progetto Opinion Leader 4 Future e pubblicata sul primo numero della newsletter promossa dall’Alta Scuola in media, comunicazione e spettacolo (Almed) dell’Università Cattolica del Sacro Cuore e le media relations del Gruppo Credem.
La ricerca è stata condotta, grazie al supporto dell’istituto Tips Ricerche, su un campione di 450 soggetti tra i 25 e i 75 anni rappresentativo della popolazione italiana. I temi percepiti come più rilevanti sono la salute (citata dall’83% degli intervistati) e l’attualità (77%). Le audience sembrano aver totalmente interiorizzato il lungo periodo emergenziale e cercare nel contesto informativo possibili risposte. Cresce non a caso anche l’interesse per la sostenibilità, citata dal 76% degli intervistati e considerata come un possibile strumento per evitare ulteriori crisi a livello sanitario, sociale e politico.
Ad accrescere la sensazione di preoccupazione e disorientamento contribuisce ovviamente anche la guerra in Ucraina: il 71% degli intervistati dichiara di essere preoccupato dal conflitto e di avvertire l’esigenza di informarsi in maniera costante. Il bisogno informativo è però contrastato da una copertura giornalistica ridondante e “sporcata” da posizioni ideologiche: il 43% degli intervistati, infatti, si sente vittima di posizioni troppo “patemizzate” e retoriche. Cresce così l’esigenza di rapportarsi ai contenuti informativi con maggiore attenzione e senso critico, attraverso una più attenta selezione delle fonti (83%) e la scelta di opinionisti ed esperti che possano agire da guida (52%).