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Messaggi anonimi che sfociano nel cyberbullismo. Cresce, purtroppo, questo fenomeno soprattutto tra gli adolescenti; ed è una realtà diffusa anche tra i più giovani salentini.

 

 

 

Facebook non è molto utilizzato dai ragazzi, a differenza di TikTok e Instagram. L'app che sta imperversando negli ultimi mesi e si sta facendo strada nelle storie di Instagram si chiama NGL. È un’applicazione che consente di porre domande o fare considerazioni, in modo del tutto anonimo, ad altri utenti.

L'applicazione deve essere scaricata e per iscriversi basta inserire uno username che genera un link visibile sulle storie del destinatario.  In altre parole può arrivare un messaggio totalmente anonimo e non sapere il mittente. L’identità rimane assolutamente sconosciuta, inoltre l'app non riesce a riconoscere, essendo inglese, le parole oscene né a carpire parole che sfociano nel bullismo vero e proprio.

È accaduto che sia stato pubblicato sul profilo social di un giovane un contenuto offensivo e sia stato anche richiesto del denaro per cancellarlo.

Influencer, adolescenti e utenti di ogni età hanno iniziato ad utilizzarla sempre di più, anche in Italia. Al momento si tratta soprattutto di una moda, il tempo ci dirà quanto durerà quest’ennesimo fenomeno social.

 

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