I genitori non ci fanno caso: a ogni ora del giorno e a volte della notte, anche i bambini piccoli, non riescono più a fare a meno dello smartphone.
Mentre mangiano, prima di addormentarsi, per tranquillizzarsi, e per giocare viene incontro alle esigenze dei genitori l’utilizzo del cellulare, come una sorta di baby-sitter.
Le ricerche attuali confermano un dato allarmante: usare lo smartphone sin da piccoli significa crescere con una dipendenza, che potrebbe a lungo termine diventare addirittura patologica.
Una ricerca condotta dalla “società italiana di pediatria condivisa” descrive dei dati veramente preoccupanti: nella fascia tra 0 e 4 anni il 60% dei genitori intrattiene i figli con il cellulare e il dato sale tra i quattro e nove anni, infatti. in questa fascia è l'88% dei genitori che dichiara di intrattenere figli con gli smartphone e tablet.
Il 37% fa utilizzare il cellulare ai propri figli prima di dormire o quando sono stanchi e agitati, e addirittura il 41% permette l'utilizzo del cellulare durante i pasti, a tavola.
I rischi legati ai disturbi di apprendimento, alla mancanza di memoria, e all'incapacità di concentrazione non spaventano.
I pediatri specificano che i bambini fin da piccoli si abituano ad avere tutto e subito e perdono la capacità di attendere. Questo è un meccanismo che potrebbe portare alla tossicodipendenza, perché non si riesce a gestire la frustrazione dell’attesa e si ha bisogno di appagarsi; con qualunque cosa che sia una sostanza o una relazione patologica. Potremmo avere quindi adulti iperattivi o depressi.
Bisogna considerare inoltre che c’è un rischio molto alto che vengano sviluppati i sintomi di adhd,a causa della dipendenza dagli schermi interattivi.
L’invito dei medici è uno solo: “lasciate il cellulare, anche voi adulti e intrattenete i bambini con i giochi di una volta.
Farà bene a tutti”.