Alla camera ardente di Maurizio Costanzo in Campidoglio, Maria De Filippi, la moglie, si è fermata con le persone che sfilavano in Sala della Protomoteca, ricevendo le condoglianze e stringendo le mani di chi le ha porto le condoglianze.
Ma due persone, un ragazzo e una ragazza, ripresi dalle telecamere si sono spinti anche a chiedere alla conduttrice un selfie che lei con gentilezza si è prestata a scattare. Una foto ricordo. Una testimonianza per i posteri che loro al funerale del vip c’erano.
Pare che anche su TikTok sia partita la “moda “di fotografarsi di fronte alla lapide (o peggio) dei parenti venuti a mancare di recente. “Nonna mi mancherai” è un meme che si trova facilmente sul social. E il video di solito contiene tutti i dettagli sul corpo del defunto e sull’abbigliamento da indossare al funerale.
Come i ragazzi che pubblicarono le loro foto, mentre posavano in equilibrio sui binari della tragedia, ricevendo un commento duro ma giustissimo “Ci sono posti migliori per imparare a stare in equilibrio su una trave del luogo simbolo di centinaia di migliaia deportati alla morte”.
La piaga del cattivo gusto, nell’epoca dell’esposizione maniacale di sé tramite la combinazione selfie-social, assume ormai derive grottesche. La vita perennemente in vetrina, dal lavoro al tempo libero ,è comprensibile; ma la morte nell’era di Facebook, Twitter, Instagram e magari pure TikTok, dovrebbe essere rispettata. Tutto è diventato “instant content”, ricerca spasmodica del “like”, ossessione per la visibilità online. La tv, con l’imperativo della spettacolarizzazione, sarà stata cattiva maestra, ma noi abbiamo dimostrato di essere stati suoi ottimi allievi…
Cosa possiamo fare? Sicuramente educare! Se vediamo comportamenti inappropriati, reagiamo. Questo è il nostro dovere.