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“Grazie a chi mi ha anticipato nell’amore…”. E da qui un lungo elenco di ringraziamenti a partire dalla comunità di Collepasso “che lo ha generato nella vita e nella fede” a quella di San Severo che sta per accoglierlo come pastore e segno di unità.

 

 

È stata questa la linea che ha seguito mons. Giuseppe Mengoli al termine della sua ordinazione episcopale nella cattedrale di Otranto, trasmessa in diretta tv da Tele Dehon (GUARDA) cui ha preso parte anche il metropolita, l’arcivescovo Michele Seccia. Un lungo elenco di ringraziamenti, non dimenticando nessuno. Fotogrammi di una vita formativa e pastorale che ha lo ha visto umile, disponibile e discreto strumento nelle mani del Padre, sia come parroco che come vicario generale della diocesi idruntina.

Un ringraziamento ai confratelli vescovi che gli hanno fatto corona, a partire dai concelebranti mons. Francesco Cacucci, e mons. Giovanni Cecchinato, che lo ha preceduto sulla cattedra della diocesi di San Severo, e al presidente mons. Donato Negro, che per primo gli ha imposto le mani e che nel corso di una profonda e paterna omelia ha consegnato a don Giuseppe il vademecum del “buon pastore”, incoraggiamenti utili frutto di una lunga e intensa opera episcopale che si sta per chiudere. Un ricordo particolare lo ha riservato anche al Servo di Dio mons. Nicola Riezzo, che lo ha accolto nell’avvio della sua vita vocazionale e, inoltre, ha voluto indirizzare l’invito a percorre una nuova strada insieme a Padre Francesco Neri, vescovo eletto di Otranto, che il 17 giugno sarà ordinato vescovo dallo stesso mons. Negro.  

 

 

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