Crescere nella comunicazione “non ostile”, esprimersi “in un linguaggio di pace”, per “favorire un disarmo integrale” e “smontare la psicosi bellica che si annida nei nostri cuori”.
È quanto chiede, rilanciando le parole di Papa Francesco, l’arcivescovo di Trani-Barletta-Bisceglie, mons. Leonardo D’Ascenzo in occasione della Giornata mondale delle comunicazioni sociali, in un messaggio diffuso dall’arcidiocesi in vista della 57ma Giornata mondiale delle comunicazioni sociali che si celebra oggi, solennità dell’Ascensione del Signore. “È facile intuire come il Santo Padre - scrive mons. D’Ascenzo - stia proponendo agli operatori del mondo della comunicazione una sorta di deontologia di base perché il loro servizio si riveli veramente prezioso contributo di informazione, direi anche di formazione, con l’obiettivo di disvelare la verità dei fatti”.
Con Papa Francesco, l’arcivescovo propone una “comunicazione vissuta con il cuore” che “non allude a qualcosa di dolciastro, di sentimentale o di gratuito buonismo, ma piuttosto ad un prolungamento della capacità di ascoltare che significa mettere da parte il proprio punto di vista, sospendendo il giudizio, per avere maggiormente accesso all’altro o ad un fatto, molto spesso connotati da una complessità che richiede ponderazione, a volte silenzio, ed un vero e proprio discernimento. Facendo così si vive nella comunicazione quanto di più pregnante è nella parola carità”.
“Il mio pensiero corre a voi, operatori della comunicazione del nostro territorio - conclude l’arcivescovo -. “Vi incontro molto spesso e volentieri! Mi intervistate e mi chiedete di esprimermi sulla vita della nostra comunità ecclesiale e su quanto avviene ogni giorno! Vi ringrazio di cuore!”.