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“Omicidi, tentati omicidi, sparatorie, atti intimidatori ed estorsioni, furti e riciclaggio di denaro proveniente da spaccio e ogni altro tipo di malaffare, se fanno del nostro territorio un luogo ad alta esposizione mafiosa, al tempo stesso impongono di convertirci ad un modo di vivere più umano e trasparente, caratterizzato da onestà, rettitudine e legalità, promuovendo una società più giusta e fraterna”.

 

 

È quanto scrive l’arcivescovo di Manfredonia-Vieste-S. Giovanni Rotondo, mons. Franco Moscone, in una nota di condanna di un nuovo delitto nel territorio di Mattinata avvenuto nei giorni scorsi, dove un allevatore trentenne, padre di tre figli, è stato barbaramente assassinato. “Nulla e nessuno possono trovare giustificazione a simile barbarie che infanga comunità e territorio” rimarca il presule che ricorda che “la nostra Chiesa è più che mai impegnata a risvegliare le coscienze, a educare al senso civico, a formare persone che abbiano il coraggio di assumere la responsabilità di essere sempre più onesti cittadini e buoni cristiani.

Con forza non posso che continuare a ribadire che anche in contesti ardui e problematici come il nostro è possibile costruire un futuro diverso, che semina e raccoglie frutti di legalità, sconfiggendo le ‘strutture di peccato’ e innescando alleanze positive per riedificare nella giustizia la casa comune della nostra bella e amata Terra garganica”.

Nel denunciare questo crimine il vescovo assicura “preghiera e vicinanza alla famiglia del defunto e alla popolazione di Mattinata, alle sue Istituzioni cittadine e alla comunità parrocchiale della Madonna della Luce” invitata a “a percorrere il cammino già intrapreso di comunità laboriosa, onesta ed ospitale che vive nella legalità e testimonia la civile convivenza e la bellezza del Vangelo”.

 

 

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