Questa sera, 12 settembre, ore 19.30, ingresso gratuito nell’Ospedale “F. Miulli” di Acquaviva delle Fonti torna la musica dell’Orchestra sinfonica della Città metropolitana di Bari, con un concerto speciale intitolato “Hit Parade” dedicato alla musica d’autore e alle colonne sonore del cinema italiano.
Il concerto sarà diretto dal maestro barese Nicola Colafelice, con la partecipazione nel ruolo di voci soliste delle affermate cantanti Emilia Zamuner e Beatrice Valente e con gli arrangiamenti di Vittorio Pasquale e Alfonso Girardo. Il concerto di oggi si inserisce all’interno dell’iniziativa “L’Orchestra sinfonica della Città metropolitana di Bari per il sociale”, promossa dal Servizio Beni culturali e ICO e dalle consigliere delegate ai Beni culturali e ai Servizi alla persona, rispettivamente Francesca Pietroforte e Antonella Gatti. Il progetto ha l’obiettivo di portare la musica nei luoghi di cura e di assistenza e anche di sofferenza, dove c’è bisogno di leggerezza, gioia e serenità. L’intento è dunque quello di promuovere la cultura musicale nei confronti di coloro che, per vari motivi, non hanno accesso ai luoghi deputati alla musica, convinti del potere educativo e stimolante dell’esperienza musicale.
“Accogliamo con gioia il contributo artistico dell’Orchestra Sinfonica della Città Metropolitana di Bari – dichiara mons. Domenico Laddaga, delegato del vescovo governatore dell’Ospedale “F. Miulli” – nella consapevolezza che la grande musica è in grado di risollevare il morale di coloro che soffrono e di lenire le afflizioni dei meno fortunati. L’impegno del Miulli è infatti quello di essere accanto alle persone che hanno bisogno di aiuto e sostenerle nel loro cammino di cura”. “L’orchestra porta la musica nelle periferie delle città, dove abitualmente non è possibile ascoltare un concerto. Adesso tocca anche quei luoghi che abbiamo voluto chiamare ‘periferie dell’anima’ come gli ospedali e le carceri”, afferma Francesca Pietroforte, consigliera metropolitana delegata ai beni culturali. “È lì che attraverso la cultura vorremmo generare bellezza, solo così la musica recupera quella missione sociale che ne fa strumento di benessere sociale”.