Domani 17 settembre, al termine della messa vespertina in chiesa madre a Galatina, animata con canti gregoriani dal Gruppo vocale Viri cantores diretti da Giuseppe Lattante, ci sarà una proposta musicale di qualità: il concerto “L’estasi del canto”.
“Da qualche anno stiamo approfondendo la figura poliedrica di Santa Ildegarda von Bingen, una santa tedesca, donna straordinaria da tanti punti di vista, dichiarata dottore della Chiesa da Papa Benedetto XVI. La sua ricchezza umana e spirituale può insegnare tanto all’uomo del nostro tempo - spiega don Lucio Greco, parroco dei SS. Pietro e Paolo apostoli di Galatina.
Santa Ildegarda percepiva il mondo circostante, il mondo visibile e quello invisibile, il mondo naturale e quello soprannaturale, come realtà continuamente attraversate dai più svariati suoni musicali. Tutto per lei risuona e ogni cosa, ogni essere ha un suo suono proprio, che armonicamente si inserisce nella grande sinfonia della creazione e della salvezza. Considera la musica strumento sublime poiché parla direttamente all’anima dell’uomo, risvegliando la componente divina che è in lui, in quanto lo rimanda al ricordo dell’armonia primordiale di cui godette prima del peccato originale. Il canto e la musica umana - dice Ildegarda - sono una risonanza del paradiso benevolmente concessa da Dio, sono un’eco del suono originario di Dio Uno e Trino. La musica risveglia nell’uomo la nostalgia del paradiso.
E dato che a volte, ascoltando una melodia, un essere umano spesso sospira, e geme, circondandosi della natura dell’armonia celeste, il profeta Davide, considerando sottilmente la profonda natura dello spirito, e sapendo che l’anima dell’uomo è sinfonica (Symphonialis), ci esorta nel suo salmo a proclamare il Signore sul liuto e a suonare per lui sulla cetra a dieci corde: egli desidera riferire il liuto, che suona più basso, al controllo del corpo; la cetra, che suona più alto, all’intenzione dello spirito; le dieci corde, al compimento della Legge.
La manifestazione è in collaborazione con Salicus aps con la direzione artistica di Giuseppe Lattante.