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È un vero peccato. Il Lecce non ha demeritato e il pareggio sarebbe stato il risultato più giusto, ma i giallorossi escono sconfitti di misura all'Arena Garibaldi di Pisa.

 

 

La sfortuna si è abbattuta sui salentini. Il Pisa è fortunato quando è subito costretto a cambiare Mastinu con Sibilli per l'infortunio del primo e proprio il nuovo entrato, match winner, ha estratto dal cilindro un gol di grande fattura. Poi i salentini reclamano due calci di rigore, ma in ambo i casi sono quantomeno sfortunati. Il fallo di mano di Beruatto viene giudicato involontario (nel primo tempo) e il netto fallo su Strefezza, pur apparendo sulla linea dell'area di rigore, viene considerato fuori area (nella ripresa). Detto ciò, il Lecce ha avuto forse la pecca di sprecare il primo tempo, quando ha rinunciato al suo solito gioco, e di concedere i primi minuti della ripresa, quando ha lasciato spazio al Pisa, il quale, come al solito, senza strafare, ha disputato tutta la gara su quel bolide di Sibilli. Infine, il Lecce ha avuto il demerito di non sfruttare i tanti calci da fermo avuti, nonostante il forcing finale. Certamente, il Lecce con Coda avrebbe potuto concretizzare la mole di gioco svolta sulle fasce, ma il forzato forfait del bomber di Cava ha mutilato il gioco dei salentini.

Ma veniamo alla narrazione della gara.

L'inizio del match fa scorrere un brivido ai numerosi tifosi del Lecce, perché una palla innocua non viene gestita bene da Hjulmand e Gabriel, che è indeciso nell'uscita: per poco non ne approfitta il Pisa, ma il pallonetto di Marin esce sul fondo.

Scampato il pericolo, il Lecce si mette a giocare: Olivieri svaria su tutto il fronte d'attacco, Strefezza è il solito stantuffo e Gargiulo è molto attivo nel pressing. Anche dal basso, il Lecce riesce a costruire grazie a Dermaku e Lucioni e ai loro cambi di gioco, che premiano soprattutto Gendrey e le sue folate. L'esterno francese confeziona bei traversoni, ma, su uno di questi, Olivieri non ha la zampata vincente al 23'.

Sull'out di sinistra i giallorossi soffrono, perché Barreca è impreciso e Di Mariano è inconcludente. Così da quel lato, è il solo Gargiulo a brillare per intensità e forza fisica, ma è isolato.

In difesa, il Lecce è molto accorto. I due centrali difensivi cercano spesso l'anticipo sugli avversari, ma, mentre Dermaku ha qualche indecisione, Lucioni è perfetto e gioca senza fronzoli.

Strana è infine la partita di Hjulmand, che commette due ingenuità, viene ammonito al 15' e dunque viene condizionato per il resto della gara.

Il primo tempo sfila via senza grosse emozioni; i giallorossi controllano bene i padroni di casa, i quali, dal canto loro, non concedono alcuna chance: Olivieri non è una prima punta, Di Mariano è lontano dall'area di rigore, e il solo Strefezza, pur illuminando il gioco, non può far contemporaneamente da assistman e da bomber (anche se su una sua azione funambolica Beruatto colpisce il pallone in area con la mano, ma il contatto non è giudicato da rigore). Ne viene un primo tempo scialbo e avaro di occasioni, anche se il Lecce ha un maggior predominio di campo.

Il secondo tempo inizia con un altro brivido per i salentini, perché Gendrey si fa anticipare da Beruatto in area leccese e l'arbitro valuta persino la concessione del rigore per i toscani, ma una precedente posizione di millimetrico fuorigioco toglie le castagne dal fuoco. Il Pisa prende però coraggio e al 57' Sibilli, entrato al posto di Mastinu, sfodera un gran tiro su una corta respinta di Gendrey e manda avanti il Pisa.

Baroni corre subito ai ripari inserendo Rodriguez e Gallo.

La reazione salentina è affidata al solito Strefezza, che dialoga con Rodriguez e Majer, creando ancora grattacapi ai toscani, ma sui calci da fermo il Lecce non è purtroppo incisivo. Su un dialogo Rodriguez-Strefezza ci sarebbe anche il rigore, ma l'arbitro giudica il fallo subìto dal brasiliano fuori area.

Al 76', dribbling e cross di Gallo sono meravigliosi, ma Gargiulo si mangia un gol fatto di testa a pochi passi da Livieri. Al 77' in contropiede Sibilli ha la possibilità del raddoppio, ma il Lecce è ancora in partita e non si arrende. Baroni inserisce Listkowski e Helgason nel forcing finale, dove i salentini sono generosi e ci credono fino all'ultimo, ma non riescono a concretizzare i tanti assalti nell'area pisana. I toscani vincono di misura, ergendo barricate senza peraltro soffrire più di tanto.

Ora i salentini sono attesi al pronto riscatto contro il Vicenza per riprendere la serie positiva interrotta quest'oggi in terra pisana.

 

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