All'ultimo respiro. Era giunto il 90' e l'arbitro aveva decretato 4 minuti di recupero quando dai piedi di Gallo si alzava un cross in area di rigore e un difensore della Cremonese, Okoli, superava il proprio portiere con un perfetto quanto sfortunato colpo di testa: autogol e vittoria per i giallorossi.
Diciamolo chiaramente: il Lecce non ha giocato ai soliti livelli, ma ha avuto il merito di crederci fino alla fine, mentre la Cremonese ha passato tutta la seconda frazione di gioco a perdere tempo, sperando di portare a casa il pari.
Il Lecce è stato distratto, abulico, lento e impacciato. Nemmeno il gol iniziale dell'1-0, frutto di una splendida azione personale di Antonino Gallo, il migliore del Lecce, ha destato i giallorossi dal torpore. Era stata persino la Cremonese a spaventare i salentini, prendendo in mano le redini del gioco nel primo quarto d'ora. Poi si è messo anche l'arbitro Chiffi a spezzettare molto la gara, a sventolare troppi gialli, a negare ai giallorossi un evidente calcio di rigore per fallo di mano e, soprattutto, a salvare Valzania che, per doppia ammonizione, sarebbe dovuto essere espulso intorno alla mezz'ora del primo tempo.
La Cremonese, ben messa in campo, aveva agguantato subito il pareggio e aveva meritato di non andare negli spogliatoi in svantaggio.
Nel Lecce non funzionava proprio nulla. Strefezza era la brutta copia di sé, Coda non riusciva a entrare in partita, Di Mariano non vinceva un contrasto. Anche a centrocampo, Hjulmand era confusionario, Majer e Gargiulo si inserivano solo a sprazzi e diversi erano gli errori tecnici e i passaggi semplici sbagliati.
Le cose non miglioravano nella ripresa, ma almeno Gallo metteva qualche pallone in area di rigore, pur senza creare difficoltà alla difesa lombarda.
I cambi di Baroni però hanno dato la svolt.a Prima di tutto Listkowski e poi Helgason sono stati determinanti. Il primo sfiorava il gol con una splendida rovesciata, mentre il secondo si procurava diversi corner e dava maggiore qualità agli attacchi salentini. In verità, il Lecce produceva molto poco, ma all'ultimo secondo arrivava il gol insperato, eppure voluto e cercato col cuore e la voglia di chi voleva a tutti i costi questi tre punti.
Si è trattato di una vittoria decisiva, fondamentale, sporca, ma che rende la classifica salentina da capogiro e ora mercoledì con il Vicenza ci sarà da prendere l'intera posta in palio per iniziare a realizzare un sogno chiamato serie A.