Tre pali, due gol annullati dal Var, in mezzo a tanta sofferenza. Così il Lecce, guidato da uno stratosferico Coda, ha sconfitto il Monza, espugnando il fortino dei lombardi e ritornando in vetta alla classifica.
Non ha giocato la sua miglior partita, ma finalmente è stato lucido, cinico ed è riuscito nell'impresa di sfruttare gli errori avversari nel migliore dei modi. I tre punti sono dunque meritati, perché ottenuti con sofferenza, lotta, spirito di sacrificio. L'emblema di questa squadra è stato Coda che non solo ha prodotto tanto in avanti, ma ha difeso con lucidità e si è rivelato prezioso persino sugli angoli avversari.
Non abbiamo ammirato il solito Strefezza che, però, ha subito tanti falli e, nei momenti difficili, ha fatto salire e respirare la squadra. Infine, un plauso merita la difesa salentina, che, messa sotto pressione, ha reagito con ordine, nonostante qualche sbavatura.
In questo modo, il Lecce si candida per la promozione, gettando il cuore oltre l'ostacolo. Era la gara della maturità e i giallorossi hanno superato la prova a pieni voti. È proprio destino: quando si vedono i biancorossi (baresi o monzesi che siano) i salentini non sbagliano un colpo. Dunque, Lecce cinico e perfetto, così come disegnato da mister Baroni che, rinunciando al turnover della partita col Cittadella, mette in campo i titolari. I terzini scelti erano Barreca e Calabresi, a centrocampo venivano proposti Helgason e Gargiulo, mentre il tridente offensivo era composto da Listkowski, Strefezza e Coda. Di contro, il Monza si schierava con un offensivo e equilibrato 3-5-2.
Lo stadio era gremito con ben oltre 1500 supporters giallorossi al seguito, mentre i monzesi erano circa 5000. Eppure soprattutto i salentini si facevano sentire e coloravano il cielo brianzolo con le bandiere della Terra d'Otranto.
Come al solito, il Lecce approcciava male i primi minuti e Mancuso aveva una occasione interessante, ma difficile. Poi però il Lecce iniziava a prendere le misure e a giocare in avanti. Così al 7' Listkowski colpiva il palo dopo uno splendido dribbling in area di rigore.
Al 22', su un corner conquistato da Mancuso ben contratto da Calabresi, era stato Carlos Augusto a sfiorare il gol, ma un minuto dopo, il Lecce realizzava con Listkowski il gol dell' 1-0: la rete veniva annullata per un fallo veniale di Gargiulo sul portiere, dopo che Coda aveva tentato il tiro. La discutibile decisione di Doveri veniva presa con l'ausilio del Var, che non sarebbe dovuto intervenire, non trattandosi di evidente e chiaro errore.
Dopo un secondo tempo iniziato ancora in apnea, il Lecce sfruttava l'episodio favorevole al 56' quando Helgason sfruttava una indecisione di Paletta e si involava in area, dove il difensore brianzolo commetteva il fallo da rigore. Sul dischetto Coda non sbagliava e consegnava al Lecce il meritato vantaggio.
Dopo il gol subito, il Monza si gettava in avanti, aveva anche qualche occasione, ma il Lecce resisteva e alla fine aveva anche raddoppiato con Rodriguez al 93' su una splendida azione di Coda che colpiva un doppio palo, ma il Var annullava per un millimetrico offside.
Vi era solo il tempo per una ultima parata di Gabriel e poi il Lecce gioiva per la fondamentale vittoria.
Mercoledì ci sarà da affrontare l'Ascoli con il medesimo piglio e lo stesso cinismo per non lasciarsi sfuggire un sogno, chiamato serie A.