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Dopo il pari con la Cremonese, il Lecce ha la possibilità di rifarsi a Cosenza, ma inizia con ansia il match per la positività di due elementi del gruppo squadra.

 

 

 

Infatti, la partita in un primo momento a rischio, si gioca perché i secondi tamponi escludono la presenza di contagiati. Calcio d'inizio alle 16, ma il Lecce gioca senza Falco e con Man

Cosenza-Lecce 1-1. Coda sbaglia un calcio di rigore e la difesa continua a traballare

Carlo Piccolo

Dopo il pari con la Cremonese, il Lecce ha la possibilità di rifarsi a Cosenza, ma inizia con ansia il match per la positività di due elementi del gruppo squadra.

 

Infatti, la partita in un primo momento a rischio, si gioca perché i secondi tamponi escludono la presenza di contagiati. Calcio d'inizio alle 16, ma il Lecce gioca senza Falco e con Mancosu in panchina. Gli uomini sono contati. Per questo Paganini viene messo dietro alle punte, Stepinski e Coda. Mentre il primo sbaglierà l'impossibile, Coda alternerà ottime giocate a imperdonabili errori. L'inizio per il Lecce è da brividi perché rischia prima su un errore di Tachsidis e poi su un contropiede di Carretta che da solo contro Gabriel si fa ipnotizzare dall'ottimo portiere giallorosso. Nell'azione si infortuna Dermaku (guaio muscolare, il secondo dopo quello di Listkowski al Via del Mare!) ed entra Meccariello. Non migliora la fase difensiva, ma il Lecce va in vantaggio in contropiede con Coda. Tuttavia continua ad annaspare e ancora Gabriel salva il vantaggio.
Il Lecce si mette tutto dietro alla ricerca di una migliore copertura e, in effetti, non soffre nulla. Anzi, col passare dei minuti, inizia a giocare meglio e si conquista anche un rigore che Coda scaraventa addosso al portiere intorno al ventesimo. Pochi minuti dopo, anche Stepinski sbaglia un rigore in movimento. Troppi gli errori sottoporta veramente clamorosi. Senza incisività il Lecce rischia di buttare al vento il campionato. Così sfila il primo tempo, ricco di occasioni e di gravi errori. Non manca la tensione nei minuti finali con l'espulsione di Corini che aveva superato l'area tecnica (decisione esagerata) e Rossettini presente in panchina, per proteste inopportune.
Il secondo tempo inizia con il gol del Cosenza in sospetto fuorigioco, anche se la difesa del Lecce palesa le solite difficoltà, ormai diventate una costante. Eppure il Lecce aveva avuto una occasione con Coda, ma è troppo sprecone.
L'ingresso di Mancosu al posto dello spento Majer dà nuove energie al Lecce. Dopo qualche minuto di smarrimento, i salentini attaccano a testa bassa. Tachsidis è stanco, Coda non è lucido e Stepinski risulta impalpabile. Nonostante ciò, Mancosu e Henderson hanno fiato e il Lecce cerca di far sua la partita. Negli ultimi 10 minuti entra Pettinari, ma il Lecce soffre le ripartenze calabresi anche per la difesa inadeguata. Sono gravi gli errori di Meccariello e Lucioni. Anche Adjapong non è in giornata. Proprio Pettinari ha una grande occasione ma il portiere Falcone è strepitoso. Anche Gabriel non è da meno a 5' dal termine salva su un bolide avversario. Alla fine il Lecce non va oltre il pari, gettando alle ortiche tante occasioni nel primo tempo e palesando i soliti errori difensivi. Mentre è stato encomiabile Henderson per qualità e quantità, Tachsidis è andato a fase alterna e Mancosu non ha inciso più di tanto.

Bisognerà attendere tempi migliori per il ritorno alla vittoria, ma i mezzi passi falsi iniziano a pesare anche in classifica dove la vetta si allontana. La mancanza di equilibrio a centrocampo, la scarsa predisposizione alla fase difensiva e gli errori in fase di conclusione frenano l'avvio dei giallorossi. A ciò, si uniscono gli infortuni che iniziano a preoccupare. È vero però che il campionato è lungo e non manca il tempo per recuperare. A Corini il compito di trovare le giuste soluzioni alle manchevolezze dei salentini.

cosu in panchina. Gli uomini sono contati. Per questo Paganini viene messo dietro alle punte, Stepinski e Coda. Mentre il primo sbaglierà l'impossibile, Coda alternerà ottime giocate a imperdonabili errori. L'inizio per il Lecce è da brividi perché rischia prima su un errore di Tachsidis e poi su un contropiede di Carretta che da solo contro Gabriel si fa ipnotizzare dall'ottimo portiere giallorosso. Nell'azione si infortuna Dermaku (guaio muscolare, il secondo dopo quello di Listkowski al Via del Mare!) ed entra Meccariello. Non migliora la fase difensiva, ma il Lecce va in vantaggio in contropiede con Coda. Tuttavia continua ad annaspare e ancora Gabriel salva il vantaggio.
Il Lecce si mette tutto dietro alla ricerca di una migliore copertura e, in effetti, non soffre nulla. Anzi, col passare dei minuti, inizia a giocare meglio e si conquista anche un rigore che Coda scaraventa addosso al portiere intorno al ventesimo. Pochi minuti dopo, anche Stepinski sbaglia un rigore in movimento. Troppi gli errori sottoporta veramente clamorosi. Senza incisività il Lecce rischia di buttare al vento il campionato. Così sfila il primo tempo, ricco di occasioni e di gravi errori. Non manca la tensione nei minuti finali con l'espulsione di Corini che aveva superato l'area tecnica (decisione esagerata) e Rossettini presente in panchina, per proteste inopportune.
Il secondo tempo inizia con il gol del Cosenza in sospetto fuorigioco, anche se la difesa del Lecce palesa le solite difficoltà, ormai diventate una costante. Eppure il Lecce aveva avuto una occasione con Coda, ma è troppo sprecone.
L'ingresso di Mancosu al posto dello spento Majer dà nuove energie al Lecce. Dopo qualche minuto di smarrimento, i salentini attaccano a testa bassa. Tachsidis è stanco, Coda non è lucido e Stepinski risulta impalpabile. Nonostante ciò, Mancosu e Henderson hanno fiato e il Lecce cerca di far sua la partita. Negli ultimi 10 minuti entra Pettinari, ma il Lecce soffre le ripartenze calabresi anche per la difesa inadeguata. Sono gravi gli errori di Meccariello e Lucioni. Anche Adjapong non è in giornata. Proprio Pettinari ha una grande occasione ma il portiere Falcone è strepitoso. Anche Gabriel non è da meno a 5' dal termine salva su un bolide avversario. Alla fine il Lecce non va oltre il pari, gettando alle ortiche tante occasioni nel primo tempo e palesando i soliti errori difensivi. Mentre è stato encomiabile Henderson per qualità e quantità, Tachsidis è andato a fase alterna e Mancosu non ha inciso più di tanto.

Bisognerà attendere tempi migliori per il ritorno alla vittoria, ma i mezzi passi falsi iniziano a pesare anche in classifica dove la vetta si allontana. La mancanza di equilibrio a centrocampo, la scarsa predisposizione alla fase difensiva e gli errori in fase di conclusione frenano l'avvio dei giallorossi. A ciò, si uniscono gli infortuni che iniziano a preoccupare. È vero però che il campionato è lungo e non manca il tempo per recuperare. A Corini il compito di trovare le giuste soluzioni alle manchevolezze dei salentini.

 

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