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È stato un Lecce pimpante e, a tratti, straripante quello visto sul difficile campo di Torino. Purtroppo però i soliti svarioni difensivi hanno reso inutili i tentativi offensivi giallorossi, che hanno buttato alle ortiche il passaggio del turno.

 

 

 

È vero che i granata avevano in campo le secondo linee, ma anche i salentini erano rimaneggiati. È piaciuto l'atteggiamento aggressivo dei giallorossi, che dopo il meritato vantaggio, sull'asse Mancosu-Stepinski, hanno subito le offensive del Torino. Il pari è arrivato solo su calcio d'angolo. Nella prima frazione di gioco è stata ottima la prova di Mancosu, mentre Bjorkemgren ha fatto fatica a entrare nel gioco.

Il secondo tempo è stato quasi completamente di marca giallorossa. Il Lecce avrebbe meritato il vantaggio per le occasioni avute con Coda e Mancosu e per l'incredibile gol mancato da due passi da Pettinari.

In questo senso è stato il solito Lecce bello, ma sprecone. I cambi voluti da Corini hanno portato ulteriore linfa ai giallorossi che si sono difesi con ordine e sono stati pungenti in avanti, dove però si è andata lentamente spegnendo la luce di Pettinari. Così si è giunti ai supplementari dopo 3 minuti di recupero.

Negli ulteriori 30 minuti si sono viste poche emozioni, ma il clamoroso errore di Rossettini che nel giro di 2 minuti ha commesso due svarioni incredibili, ha propiziato il rigore vincente per i granata che al 107 minuto hanno raggiunto il vantaggio. Poi in contropiede è arrivato il definitivo 3-1.

Il solito Lecce, come detto, ha commesso vistosi errori difensivi individuali, cui bisognerà porre rimedio al più presto. Ormai questi errori stanno diventando una costante e Corini vi dovrà lavorare con caparbietà e lucidità, altrimenti ogni sforzo sarà inutile.

 

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