Secondo impegno consecutivo casalingo per il Leccedi Eugenio Corini. Al Via del Mare arriva il Frosinone di Alessandro Nesta, che al momento condivide la terza posizione in classifica proprio con i giallorossi.
L’impegno contro i ciociari il primo di sei fino al 30 dicembre, ma il tecnico lombardo intenze pensare solo a domani: “È importante preparare una partita alla volta - dichiara Corini, e sceglierò in maniera strategica anche rispetto all'avversario. I cinque cambi a disposizione aiutano, ma sarà fisiologico avere delle rotazioni a partita in corso oppure dall'inizio. Affrontiamo una squadra che ha gli stessi punti nostri, che negli ultimi anni ha fatto più volte la serie A, hanno una rosa forte e se la giocheranno fino alla fine. Al momento la nostra attenzione deve essere rivolta solo al Frosinone".
E l’allenatore del Lecce torna per un attimo proprio sulla rosa: “È importante avere tutti i giocatori a disposizione: la qualità della nostra gruppo è importante, ci sarà spazio per tutti, non dico uguale ma ci sarà, per raggiungere l'obiettivo che abbiamo in testa". L’infermeria, Felici e Rodriguez a parte, è ormai vuota: “Calderoni è completamente recuperato, Adjapong, che ha lavorato un giorno in differenziato, è pienamente a disposizione anche lui, mentre Dermaku si è gestito in una sola seduta, poi si è sempre allenato con la squadra”, ammette il tecnico.
Sulla gara di domani “mi aspetto due squadre che vogliono vincere cercheranno di superarsi. Dobbiamo essere bravi sul loro punto di forza, dobbiamo portarli dalla parte nostra, siamo consapevoli del loro valore, ma serve quel pizzico di leggerezza per fare le cose giuste al momento giusto", prosegue.
Sfida il Frosinone da ex, ma Eugenio Corini ha solo bei ricordi dell’esperienza fatta in maglia gialloblu: "È stata un’avventura importantissima - dice, la mia seconda da allenatore. L'ambiente mi ha supportato e aiutato a esprimermi, sono grato per l'opportunità. Ho un bel ricordo di chi c'era, di chi ci lavora ancora, ho avuto un ottimo rapporto con tutti”.
Infine il doveroso pensiero dedicato a Paolo Rossi: “Questo 2020 è stato un anno davvero funesto. Mi lega a lui il ricordo indelebile del campionato del mondo del 1982: avevo 12 anni e i gol di Rossi mi emozionarono tanto. A noi, che siamo cresciuti con il loro mito, mancherà tanto. ma il suo ricordo rimarrà sempre vivo”, conclude Corini.