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Doveva essere l'inizio di un ciclo terribile per la formazione giallorossa e il campo ha dimostrato le difficoltà pronosticate alla vigilia.

 

 

Chi si aspettava un Lecce bello ed elegante, come ammirato qualche settimana fa, sarà rimasto deluso, ma la formazione giallorossa ha messo in campo grinta e determinazione contro un avversario di qualità. Per il resto, è stato il solito Lecce, incisivo in attacco e distratto in difesa, anche se l'utilizzo dal primo minuto di Dermaku ha garantito maggiore solidità e copertura.

Il tecnico Corini ha poi preferito Zuta a Calderoni. Il Lecce avrebbe meritato la vittoria ma non ha saputo chiudere la partita e triplicare.

Il risultato è stato il frutto dei clamorosi errori arbitrali di Ghersini, apparso in evidente difficoltà e la cui direzione è stata imbarazzante. Il Frosinone si è schierato con il 3-4-1-2, palleggiando bene sulla linea mediana e riuscendo ad occupare adeguatamente gli spazi tra le linee di difesa e centrocampo. I laziali hanno creato così una certa apprensione e sono riusciti a sfruttare con abilità l’ampiezza del campo con gli esterni.

Il Lecce ha latitato a centrocampo dove non erano in palla Tachsidis e Mancosu.

Si è mosso con tempismo negli inserimenti e qualità nelle giocate Adjapong, il quale ha ben attaccato gli spazi sull'out di destra, mentre ha gravemente peccato in difesa, dimostrando di essere spesso in ritardo. Stepinski è sembrato in ombra.

Nel primo tempo, in contropiede, il Lecce ha subito un dubbio calcio di rigore per fallo di Adjapong, in ritardo sul diretto avversario. Dopo il tentativo di testa di Coda e l'ottimo intervento a salvare di Gabriel, il medesimo Adjapong ha rimesso le cose apposto, con un perfetto diagonale.

Nella ripresa i cambi voluti da Corini sono stati azzeccati e tempestivi e hanno dato nuova linfa al Lecce. Subito dentro Falco che ha deliziato con le sue giocate sopraffine, mentre Henderson ha migliorato la squadra sulla destra, sostituendo Paganini. Con il nuovo assetto il Lecce ha raddoppiato grazie all'astuzia e al pressing di Mancosu sul portiere Bardi.

Soprattutto, è stata lieta la nota rappresentata dal cambio di modulo dopo il 2-1, con 5 difensori a proteggere il vantaggio.

Alla fine, il risultato è però infangato da un gol in fuorigioco dei frusinati che così si sono presi un punto insperato.

Ora tocca far visita alla Salernitana e non c'è tempo per rifiatare, anche perché preoccupano gli infortuni in difesa di Lucioni e Dermaku. I salentini sono attesi dalla squadra della società di Lotito, in una sfida da vertice, con la consapevolezza che il Lecce di oggi non teme rivali.

 

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