0
0
0
s2sdefault

Con il pareggio in terra friulana, il Lecce ha dimostrato ancora una volta di non essere in grado di inserire la marcia decisiva per essere protagonista nella corsa alla promozione.

 

 

In realtà i salentini hanno approcciato benissimo la gara, ma hanno giocato solo i primi 15 minuti dove sono emerse le qualità di palleggio di Hjulmand, Mancosu e Bjorkengren. Tenendo il pallino del gioco, il Lecce riusciva a raggiungere Coda, vero terminale offensivo, che mostrava il suo strapotere fisico in area di rigore, pur giocando senza una vera spalla, date le consuete impalpabili prestazioni di Stepinski.

Dopo il meritato vantaggio, il Lecce ha avuto il torto di lasciar giocare il Pordenone, palesando le solite difficoltà difensive, soprattutto a destra con Adjapong e Lucioni, incapaci di contenere i diretti avversari. Cambiano gli interpreti di centrocampo, completamente rinnovato e, sulla carta, anche più coperto, ma il Lecce non riesce a evitare il gol.

Ciò pone un serio interrogativo sugli schemi difensivi dei giallorossi, che vanno sempre in difficoltà nell'uno contro uno. Ancora insufficiente la prova di Nikolov, mentre è andato meglio Bjorkengren.

La partita ha poi detto che ieri, nonostante i cambi, i salentini non sono riusciti a far propria la partita. La ripresa è stata caratterizzata da un maggior possesso palla, ma hanno latitato le verticalizzazioni per le punte e troppi sono stati gli errori tecnici. Nonostante il volitivo Mancosu e il forte Hjulmand, i salentini non hanno sfondato sulle fasce, dove Zuta e Adjapong (e poi Paganini) non hanno mai raggiunto il fondo ed effettuato cross tesi. Inoltre, in area di rigore avversaria non si sono mai inseriti i centrocampisti, ad esclusione di Mancosu, rendendo così troppo semplice la copertura per i difensori avversari.

La gara di ieri ha fatto risaltare l'assenza di un calciatore in grado di saltare l'uomo e creare superiorità numerica. Forse il Lecce costruito da Corvino puntava in tal senso su Falco, ma ora il suo trasferimento in Serbia, rende necessario acquisire una punta con queste caratteristiche.

Infine, l'infortunio di Adjapong (campionato finito) pone un serio problema sull'out di destra dove la prova di Paganini non ha convinto del tutto.

Oggi è l'ultimo giorno di mercato e Corvino dovrà fare altri sforzi per migliorare la rosa, anche se spetterà a Corini essere più creativo e dare differenti soluzioni di gioco a un Lecce ancora infermo in difesa e poco fantasioso in avanti.

 

Forum Famiglie Puglia