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È proprio il caso di dire che il Lecce ieri sera ha vinto di rigore. I risultati di giornata inducevano i giallorossi a tentare di vincere la gara a tutti i costi in modo da accorciare ulteriormente la classifica e non dire subito addio alle speranze legate alla  promozione diretta.

 

 

Bisognava inoltre dare continuità di risultato e prestazione alla gara meritatamente vinta a Cremona.
Pur non avendo disputato una grande partita, il Lecce ha vinto con merito sfruttando i due rigori concessi e giocando una gara di sostanza e di grande intelligenza tattica. A volte, è stato troppo stucchevole nei numerosi passaggi orizzontali e altre volte è stato lento nel proporre le trame di gioco, ma ha avuto il merito di non demordere e di correre per tutti i 90 minuti.
Mister Corini, fedele all'adagio 'squadra che vince non si cambia', ha pienamente confermato l'undici iniziale visto in terra lombarda. Infatti, capitan Mancosu si è accomodato in panchina e Henderson è stato schierato nel ruolo di trequartista. A centrocampo, il reparto è stato affidato ai confermatissimi giovani Hjulmand e Bjorkengren, unitamente a Majer.
In attacco spazio al duo Coda-Rodriguez, mentre in difesa accanto a Lucioni, Corini ha preferito Meccariello, perfetto nella partita contro la Cremonese, all'esperto Pisacane.
Sulle fasce, hanno interpretato la fase di spinta e di ripiego Maggio, a destra, e il giovane siciliano Gallo, a sinistra, anche ieri molto efficace soprattutto nella fase offensiva.
Di fronte ai giallorossi, il Cosenza si è schierato con il solito 3-4-1-2.
L'inizio del match è stato frizzante e senza tatticismi di sorta. Hjulmand saliva subito in cattedra e dettava i tempi di gioco. Coda riusciva a farsi dare palla tra le linee e spesso creava situazioni di pericolo. D'altro lato però il Cosenza non stava a guardare e su un traversone apparentemente innocuo trovava il vantaggio, grazie alla splendida girata di Gliozzi e alla dormita di Meccariello.
Il Lecce non si scoraggiava e continuava a manovrare, giocando in verticale e trovando spesso la superiorità numerica sulle fasce. Proprio da un insidioso cross in area è arrivato il rigore sacrosanto, conquistato da Rodriguez, e realizzato da Coda.
Dopo il primo quarto d'ora, la gara però non è decollata, anche perché il Cosenza ha chiuso ogni spazio e ha cercato di ripartire in velocità.
Il Lecce aveva però il merito di andare più volte sulle fasce con le sovrapposizioni di Gallo e gli inserimenti di Bjorkengren, ancora perfetto in entrambe le fasi.
Rodriguez, pur non riuscendo a saltare sempre l'uomo, mostrava grande voglia e capacità di verticalizzare proponendo importanti assist purtroppo non sfruttati dai compagni.
Stupendo è stato un suo colpo di tacco a favorire la ripartenza salentina ad inizio del secondo tempo.
Nei momenti di difficoltà, il Lecce teneva botta alle avanzate offensive dei calabresi e Gabriel risultava inoperoso.
Anche nelle transizioni, il Lecce era più veloce del solito e Coda aveva più volte la palla in area per il tiro, ma non riusciva a segnare. Hjulmand e Bjorkengren giganteggiavano a centrocampo e i giallorossi vincevano la partita grazie ai cambi di metà ripresa. Fondamentale è stato l'ingresso di Mancosu che si è procurato il secondo rigore di giornata, realizzato con freddezza e precisione. Il terzo gol è stato il frutto di uno stupendo schema da calcio da fermo con l'assist di Maggio per Meccariello e così avevano il loro momento di gloria anche i due difensori giallorossi.
Non è stata una grande partita ma il Lecce ha messo in campo una straordinaria voglia di vincere e ha combattuto fino alla fine su ogni pallone. La prossima trasferta in terra abruzzese sarà molto importante per verificare le speranze dei salentini in chiave promozione e dare continuità alla rincorsa verso la serie A.

 

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