0
0
0
s2sdefault

Il Lecce dovrebbe pensare di giocare sempre contro la Reggiana, perché quando vede la squadra emiliana sfodera prestazioni di livello assoluto e di rara bellezza.

 

 

 

Dopo il 7-1 in casa, i giallorossi hanno nuovamente largheggiato a Reggio Emilia. Il rotondo punteggio non è frutto del caso, bensì di un gioco rapido, efficace, preciso, aggressivo e corredato da una voglia straordinaria di non fermarsi mai, nemmeno dopo il vantaggio. Inoltre, i giallorossi hanno mantenuto una intensità di gioco ammirevole, anche quando il risultato era già in cassaforte. Era da un po' che non si vedeva questo Lecce e non bisogna sminuire l'importanza della prestazione giallorossa anche se gli avversari francamente non sono pervenuti. È stata la rivincita di Corini, che in pochi giorni ha rivitalizzato la sua squadra, nonostante le numerose defezioni.

Cerchiamo di esaminare attentamente le correzioni tattiche volute dal mister, che hanno cambiato il volto del Lecce ammirato in Emilia. Iniziando dalle retrovie, si è notato che Gabriel è stato più libero nell'impostazione, non dovendo ripartire sempre dal basso, ma potendo cercare anche il lancio in profondità soprattutto verso l'esterno. Inoltre,
i laterali giallorossi, in fase di possesso, hanno attaccato gli spazi arrivando rapidamente sulla linea delle punte e cercando più volte il cross in area di rigore.

Altro accorgimento è stato quello di valorizzare le ripartenze veloci, alternandole alla manovra più ragionata. Infatti, il gol del vantaggio del Lecce è arrivato su una ripartenza veloce, che ha visto protagonisti Coda e Pettinari, il quale, puntando Costa, si è fatto far fallo dal difensore reggiano.

Poi si è visto anche il tentativo di saltare l'uomo per creare superiorità numerica. Questo è accaduto sulle fasce, soprattutto con Gallo a sinistra, ma anche nella trequarti, come quando Hjulmand con una piroetta ha saltato due avversari. Numerose sono state le verticalizzazioni e il possesso palla non è stato quasi mai sterile.
Altro punto di forza del Lecce è stato vedere la realizzazione degli schemi su calcio da fermo, come avvenuto nel caso del secondo gol di Majer.  Per il resto, si è visto il solito Lecce pronto al pressing asfissiante che sopratttutto nei primi 30 minuti ha prodotto un recupero palla efficace e rapido.

Venendo infine ai singoli, è stata determinante la presenza di Coda che, con la doppietta in terra emiliana, si pone al vertice della classifica dei marcatori della serie cadetta. Il bomber salentino ha tirato in porta, ha offerto assist, ha saltato l'uomo e ha dato ampiezza e peso all'attacco salentino. Menzione particolare anche per Majer che ha sfoderato una prestazione sontuosa corredata da un magnifico gol, un siluro di rara bellezza. Ma non possiamo dimenticare nemmeno Meccariello (in versione bomber), Gallo (uno stantuffo a sinistra), Pettinari (volenteroso, mobile e anche sfortunato nelle conclusioni).

Il Lecce ha mantenuto la porta inviolata, non subendo praticamente nulla, e concedendo solo una palla gol agli avversari.
Con queste premesse, i giallorossi si apprestano ad affrontare un importante ciclo di scontri diretti, iniziando dal match contro il Chievo. Le grandi del campionato sono avvisate: il Lecce c'è e il suo allenatore gli ha dato la scossa invocata dall'ambiente. Ora che il poker è servito, si spera che il Lecce prosegua su questa strada per tirar fuori dal cilindro una  scalata reale con vista secondo posto, distante solo 4 punti.

 

Forum Famiglie Puglia