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Colpo di Coda. È proprio il caso di dirlo. Fa tutto lui. Segna il primo gol, sbaglia il rigore ma qualche minuto dopo segna una rete strepitosa di sinistro su una punizione calciata rapidamente da Tachtsidis.

 

 

 

Il buon Corvino lo aveva detto già nel precampionato con una efficace immagine: sbagliare l'acquisto della punta è peggio che sbagliare moglie. E oggi il bomber ha fatto la differenza, mostrando cinismo, tecnica, lotta e una grande capacità di reazione dopo il rigore sbagliato. Sul difficile campo di Frosinone, il Lecce ha cercato in tutti i modi di ottenere i tre punti, anche se ha mantenuto sempre un certo equilibrio per evitare di scoprirsi in difesa. Si è affidato al gioco manovrato, orchestrato dai centrocampisti, ma anche alle ripartenze che hanno portato Coda e Pettinari a cercare la conclusione.

Anche da calcio da fermo, i salentini ci hanno provato, così come con qualche tiro da fuori area.
Il primo tempo è stato piacevole, giocato a ritmi elevati, ma le conclusioni in porta si sono contate col contagocce. Per il Lecce, ciò è stato il frutto anche di scelte sbagliate nella confezione degli assist, come avvenuto a Henderson che, in ripartenza, ha voluto avanzare e tirare in porta da fuori, invece di servire una delle due punte meglio posizionate e completamente libere.

Quando le partite sono equilibrate, spesso vengono decise dagli episodi. Così, nella ripresa, il Frosinone colpiva subito il palo con Tribuzzi, lasciato colpevolmente solo sul lato di Gallo, mentre dall'altro lato era il solito Coda a firmare il gol del vantaggio concludendo una ripartenza iniziata da Bjorkengren e portata avanti da Henderson che confezionava un ottimo assist per il bomber giallorosso.

A partita sbloccata, il Lecce andava a nozze con le veloci ripartenze e meritava il raddoppio, giocando con una qualità immensa e mostrando bel calcio. Sopratutto, nel secondo tempo, emergeva il greco a centrocampo e in fase difensiva il Lecce non soffriva più di tanto nonostante le molte punte inserite da Nesta. Al contrario, Corini non faceva arretrare il baricentro leccese e anche i cambi lo dimostravano. Questa volta, neppure coi calci da fermo il Lecce subiva. Alla fine la vittoria è meritata.

Venendo ai singoli, vi era curiosità di vedere il rientro di Tachtsidis dal primo minuto. Dopo un iniziale ambientamento, il greco ha dato il suo contributo soprattutto in fase di costruzione, crescendo moltissimo nel secondo tempo. Stupendo l'assist per Rodriguez in occasione del terzo gol. Era più difficile spingere per i terzini giallorossi, dato il centrocampo a 5 dei ciociari che costringeva Gallo e Maggio a guardarsi sempre le spalle. Comunque, soprattutto il siciliano riusciva ad avanzare con maggiore continuità.

Majer e soprattutto Bjorkengren facevano una partita di sostanza, esprimendosi bene sia in fase offensiva che in interdizione.
In attacco, oltre a Coda, anche Pettinari si è mosso molto e ha riempito spesso l'area di rigore, cercando anche il guizzo personale e procurandosi il rigore. La perla finale di Rodriguez ha chiuso un pomeriggio di pura esaltazione

Con un Lecce così, non sappiamo se la pausa farà bene perché i giallorossi sono in netta crescita. Comunque, dopo l'ennesima vittoria, un po' di meritato riposo servirà a ricaricare le pile prima del rush finale verso la A.

 

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