A 11 metri dalla finale. L'errore di Mancosu dal dischetto vanificava gli sforzi di un Lecce volitivo, aggressivo e coraggioso. Il calcio è a volte ingiusto, ma alla fine conta solo il risultato, che purtroppo è amaro, anzi amarissimo. È vero. Il Lecce esce con l'onore delle armi, ma purtroppo è fuori.
Così finisce l'avventura di questi play off, fra tanti rimpianti e occasioni sprecate. Il Venezia non meritava di certo perché ha giocato tutto il match nella propria metà campo, anche per merito della formazione giallorossa, aggressiva fin dalle prime battute, con Henderson e Pettinari sugli scudi. Sopratutto l'attaccante romano ha svariato molto sul fronte offensivo, creando diversi grattacapi ai difensori veneti, i quali lasciavano sfondare il Lecce sulle fasce laterali, ma facevano tanta densità al centro. Purtroppo Maggio e Gallo non mettevano cross pericolosi, ma i salentini erano sempre aggressivi e portavano molti uomini nell'area lagunare. Mancava la stoccata finale e la precisione nel tiro. Coda ci provava da tutte le posizioni ma senza esito.
Il Lecce manovrava bene e teneva sempre il possesso della palla, dimostrando grinta, voglia e determinazione. A volte la troppa foga causava degli errori, e il Lecce difettava in lucidità, ma non in generosità.
Poi la solita amnesia individuale in difesa, dove Maggio sbagliava il tempo dell'intervento e procurava il rigore ai veneti, complicava i piani dei giallorossi.
Ad accanirsi contro i salentini si metteva anche Irrati, il cui arbitraggio permetteva ai veneti di perdere tempo fin dalle prime battute. L'arbitro ammoniva subito Hjulmand e ne condizionava maledettamente la gara. Infine, sempre su Hjulmand non vedeva un fallo clamoroso e, sul proseguio dell'azione, concedeva il rigore al Venezia con l'ausilio del Var.
Il contraccolpo subito era una mazzata terribile, difficile da digerire.
Il Lecce allora aumentava l'agonismo e cercava l'episodio per far girare il match. Corini cambiava subito, inserendo Mancosu e Calderoni. A 25 minuti dalla fine, dopo un miracolo di Maenpaa, arrivava il tap-in vincente di Pettinari a riaccendere le speranze. Poi, a poco dalla fine, Mancosu tirava il rigore decisivo ma metteva incredibilmente alto. Così nonostante il forcing finale, il Lecce non centrava l'obiettivo e ritornava a casa con il sapore amaro della sconfitta.