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C’è la grotta, anzi la capanna, ma anche l’orto e l’agrumeto, la pagliara, l’aia, uno scorcio di casa a corte. La natività e le statue, immancabilmente, sono in cartapesta.

 

 

 

Sullo sfondo il cielo stellato è proiettato sulla facciata laterale della cattedrale. Il presepe in piazza del Duomo è un piccolo paradiso che ha forme del paesaggio salentino. Ieri a mezzogiorno l’arcivescovo Michele Seccia lo ha visitato, mentre si stavano per completare i lavori della sua costruzione che sono stati eseguiti dalla ditta “Edilizia e servizi” di Gianni Serafino. Nel corso della sua visita, l’arcivescovo ha salutato e ringraziato le maestranze insieme al sindaco di Lecce, Carlo Salvemini, e all’assessore al turismo, Paolo Foresio, che per la terza volta, con una interruzione nel 2020 a causa della pandemia, hanno rinnovato e sostenuto la bella iniziativa del presepe in Piazza del Duomo.

“Il presepe è un mirabile segno della nostra tradizione, ma qui è anche motivo di riflessione - ha dichiarato l’arcivescovo. Attraendo visitatori e turisti in questo luogo, come in un’anticamera, li invita a entrare nella cattedrale e a vivere lo spirito autentico dell’incontro”.

L’apertura del presepe è avvenuta sotto una pioggia battente, a metà del tempo di Avvento, nel sabato che introduce i fedeli alla terza domenica di Avvento, la “Domenica Gaudete”, caratterizzata dal segno della gioia del Natale che viene. In questa domenica, in molte diocesi e parrocchie, si rinnova anche la tradizione, tutta romana, della benedizione delle statuette dei Bambinelli dei presepi, introdotta il 21 dicembre 1969 quando Papa Paolo VI la impartì per la prima volta, a conclusione dell’Angelus.

La benedizione del presepe in Piazza del Duomo, invece, si terrà nella sera della vigilia di Natale, alle 18 con la deposizione della statua di Gesù Bambino. 

Photogallery di Arturo Caprioli

 

 

 

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