Scaraventano un ragazzo disabile contro i gradoni di un anfiteatro di una chiesa spedendolo in ospedale con un dente rotto e un trauma cranico. I sei protagonisti leccesi di questa 'mascalzonata', tra realtà e social, finiscono sotto inchiesta. Sono tutti minorenni e sono accusati di lesioni personali.
Il video riprende i quattro ragazzi mentre sollevano di peso il disabile di 19 anni e lo scaraventano contro i gradoni dell’anfiteatro tra sghignazzi e risatine in sottofondo mentre più di qualche presente riprende la scena con un telefonino.
Imitano i branchi di altre città italiane, è il guaio dell'emulazione negativa anche qui nel Salento. Ci si prende gioco dei diversamente abili, non si ha rispetto dell’altro, tutto diventa spettacolo senza pensare alle conseguenze.
Profonda crudeltà pari solo alla loro stupidità. Mi rivolgo in particolare ai loro amici e ai familiari: fate capire a questi ragazzi la gravità di ciò che hanno commesso nell’interesse stesso di una loro crescita umana, culturale e sociale.
I ragazzi disabili sempre più spesso vengono derisi, umiliati, bullizzati. La noia, la stanchezza, e la mancanza di ideali e di impegni sociali, di volontariato. Per questi ragazzi diventa un passatempo far del male agli altri.
Occorre pensare assolutamente e con urgenza a progetti di socialità, di volontariato per tutti gli adolescenti; momenti di formazione importanti. Non possono vivere alla giornata e lasciati soli.