Nel giorno della Candelora, festa della presentazione di Gesù al tempio e della Madonna della Luce, titolare della chiesa barocca leccese, l'arcivescovo Michele Seccia, accolto dal parroco mons. Giancarlo Polito, ha benedetto il nuovo impianto di illuminazione artistica di San Matteo.
La prima accensione del nuovo impianto è avvenuta nel corso di una suggestiva cerimonia che ha esaltato la bellezza dell'architettura interna, delle tele, degli altari e delle statue degli apostoli, sottolineata dal commento estetico-teologico di mons. Flavio De Pascali e dal commento musicale all'organo eseguito dal maestro Tonio Calabrese.
L'impianto di illuminazione è stato progettato dall'ingegnere della luce Mario Torchio, che così firma il suo quarto progetto nelle chiese di Lecce, dopo quelli per l'impianto di illuminazione della cattedrale, della basilica di Santa Croce e della chiesa del monastero delle benedettine di San Giovanni Evangelista.
"La realizzazione di questo nuovo impianto - ha spiegato Mario Torchio - è stato un vero e proprio rompicapo, benché la chiesa sia piuttosto piccola e raccolta: la forma e il movimento degli interni e la presenza di molti dettagli hanno reso davvero complessa la sistemazione di cavi e luci. Per questo il risultato finale è ancora più straordinario. Sono occorse due settimane di duro lavoro con l'impiego costante di tre persone. Sono stati installati oltre 130 proieettori a led di ultima generazione, riuscendo anche a ridurre considerevolmente il consumo energetico: per illuminare tutta la chiesa adesso bastano massimo due chilowatt, meno del consumo di una qualunque abitazione. Il nuovo impianto è stato pensato per godere di una luce adeguata sia per la liturgia che per i momenti di preghiera e di visita del luogo sacro da parte di fedeli e turisti".
L'arcivescovo Michele Seccia ha ringraziato l'ing. Torchio e i suoi collaboratori, Alfonso Iuliano e Stefano De Santis, per aver reso sempre più concreta "la teologia della bellezza", il percorso di ricerca spirituale, religiosa e filosofica che conduce alla bellezza di Dio, rendendo ancora più prezioso e attraente questo luogo che è tra i monumenti aperti dalla cooperativa ArtWork con il progetto della diocesi LeccEcclesiae.
Racconto per immagini di Arturo Caprioli