È passato più di un anno da quando Stefano e Angelica hanno bussato alle porte della comunità di San Guido in Lecce per chiedere il sacramento del Battesimo.
Provenienti dall'Albania e pur cresciuti in una famiglia cristiana, non hanno ricevuto i sacramenti dell'iniziazione alla fede. Sposati civilmente e genitori di due bambini hanno sentito forte la chiamata del Signore chiedendo di essere ammessi al cammino di iniziazione cristiana degli adulti.
Don Alessandro Saponaro, parroco di San Guido insieme al responsabile dell'Ufficio catechistico diocesano, don Stefano Spedicato ha tracciato per loro un cammino di fede affidandoli al diacono della comunità Alessandro Gigante per la loro preparazione e formazione cristiana.
Il cammino è stato scandito da cinque tappe di avvicinamento alla celebrazione sacramentale: il 2 marzo mercoledì delle ceneri sono stati ammessi al catecumenato e presentati alla comunità scegliendo il loro nuovo nome da cristiani; il 6 marzo prima domenica di Quaresima sono stati unti con l'olio dei catecumeni per riceverne forza e vigore nel progredire sulla via del vangelo.
Il 13 marzo seconda domenica di Quaresima si sono presentati insieme ai loro padrini e questi interrogati dal parroco hanno attestato la loro idoneità a celebrare i sacramenti nella solennità pasquale. Domenica scorsa 20 marzo terza di Quaresima hanno ricevuto il Simbolo apostolico impegnandosi a professarlo con la vita. Domenica prossima 27 marzo quarta domenica di Quaresima riceveranno dalle mani dell'Arcivescovo la preghiera del Padre nostro.
Il loro cammino catecumenale che culminerà con la celebrazione dei sacramenti dell'iniziazione cristiana nella domenica in albis è motivo di gioia per tutta la comunità di San Guido chiamata a rendere ragione della propria fede e a dar loro buona testimonianza sostenendoli con la preghiera.
Di domenica in domenica tutti i fedeli guardando al cammino di fede di questi catecumeni riscoprono la bellezza dell'essere cristiani e rendono grazie a Dio per i doni ricevuti impegnandosi a pregare per essi.
