Dopo due anni di assenza a motivo della pandemia, torna la tradizione leccese della festa di San Lazzaro. La comunità parrocchiale si è prepara a celebrare il suo santo patrono in un clima di preghiera e di letizia interiore.
Sotto la guida del parroco mons. Pierino Liquori e del vicario parrocchiale don Federico Andriani, i fedeli rifletteranno sui valori e i doni della casa di Betania, la casa di Lazzaro e delle sue sorelle, gli amici di Gesù. Quella di Betania è casa dell’amicizia, della contemplazione, della vita. S’inizia oggi (VEDI PROGRAMMA SOTTO).
“La ricorrenza - scrive don Pierino alla comunità - è motivo per ringraziare il Signore che ci ha offerto un segno della sua vittoria sulla morte. La sua compassione per il dolore causato dalla morte dell’amico ha fatto scaturire la fede: ‘Sì o Signore, io credo che tu sei il Cristo, il figlio di Dio che deve venire nel mondo’ (Gv 11,27)”.
“Benvenuti in questa casa - conclude il parroco - dove San Lazzaro è onorato. Il Signore per sua intercessione vi conceda ogni bene”.
Venerdì, vigilia della festa, dopo la messa delle 18 si terrà la solenne processione con il simulacro del santo per le vie del quartiere presieduta dal don Pierino con il seguente itinerario: via S. Grande, Martello, Oberdan, Lamarmora, Mazzarella, San Lazzaro, Del Balzo e Caracciolo prima del rientro nella chiesa parrocchiale. Sabato, al mattino secondo la tradizione la “Fera te Santu Lazzaru”. In chiesa le celebrazioni avranno il seguente orario: 7.30, 11 e alle 18 la messa festiva nei primi vespri della Domenica delle Palme. Domenica le messe seguiranno l’orario festivo solito e in più la benedizione delle palme alle 11 presso il monumento di San Pio.
San Lazzaro conceda ai suoi devoti e alla intera comunità di vivere questo tempo di grazia quale portale di ingresso alla grande settimana santa, quella nella quale contemplare il dono di amore che Cristo ha fatto di sé ad ogni discepolo.