Lo spettacolo “Un uomo, una croce, mille resurrezioni” andrà stasera in scena nella parrocchia di San Domenico Savio a Lecce alle 19,30, ad opera della regista Maria Rosaria Camardella.
“Sarà un dramma sacro-moderno sulla passione, morte e resurrezione di Cristo ambientato tra la gente odierna – anticipa la regista”. In occasione della Santa Pasqua, un gruppo di volontari del territorio, coordinati da Maria Rosaria Camardella, che cura la regia, i testi e la ricerca, propone, infatti, una sacra rappresentazione moderna dal titolo: “Un uomo, una croce, mille resurrezioni”.
L’opera, peraltro, già rappresentata in altre chiese, non solo leccesi, è totalmente incentrata sulla figura del Cristo che, in una notte prima di Pasqua, ascolta una serie di testimonianze a lui indirizzate, di alcuni personaggi che rivolgendosi a a lui chiedono aiuto, si confidano, soffrono e sperano.
“Si tratta - continua la regista - di un tipo di un teatro che persegue l’obiettivo di dare una forte testimonianza. Infatti nelle varie tipologie rappresentate convivono diverse categorie dell’umana sofferenza (una coppia che litiga, un operaio insoddisfatto, una non vedente senza speranze, un’anziana che si sente inutile, ecc.). Il Cristo accoglie tutte queste anime con tenerezza e misericordia. Fa proprie tutte le loro istanze e le vive in un momento di accorata agonia e morte, sublimandole. La sua resurrezione preceduta da meditazioni, preghiere, movimenti corporei, musiche a tema, cambierà la condizione interiore di tutti i protagonisti”.
“Attraverso queste storie - conclude - viene raccontata la forza della fede: il vero miracolo che avverrà sarà il mutato stato d’animo di ciascuno dei personaggi e le nuove proposte di vita che ognuno di loro sentirà nascere nel suo cuore, comunicandole agli astanti. La privata resurrezione dei vari protagonisti che scaturisce da quella solenne del Cristo, consente al pubblico, immedesimandosi, di identificarsi e di sperare”.
Obiettivo quindi, sarà quello di proporre a tutti un nuovo modo, del tutto cristiano, di vedere la vita e di trasformare la propria esistenza in qualcosa di nuovo, di bello e di gratificante. E tutto questo grazie all’amore del Cristo e della sua ineffabile Passione per noi.
L’evento gratuito, aperto al pubblico, è stato fortemente voluto dal parroco don Pasquale D’Angelo insieme ai gruppi parrocchiali della comunità parrocchiale di San Domenico Savio che hanno collaborato. (P.L)