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Le considerazioni che seguiranno le prendo in prestito da fonti giornalistiche a firma di Stefano Mancuso il quale si interessa, non sempre e non soltanto, di foreste primarie e di alberi e della loro importanza di salvaguardarle perché ne dipende la sopravvivenza dell'uomo.

 

 

 

Divulga anche le garanzie e i servizi ecologici che ci forniscono in modo silente, il cui abbattimento è, fino a oggi, impressionante a fronte di una produzione, in un anno, di 25mila tonnellate di cemento. Le conseguenze della deforestazione e della cementificazione si chiamano Ebola, Sars COV-2, Hiv ossia lo stato pandemico che sta colpendo il mondo è un piccolo fremito di questa concatenazione. Seguiranno altre pandemie se si continua a deforestare, ma anche a continuare a assumere stili di vita sbagliati. In un suo recente articolo (23 aprile u.s. La Repubblica) Mancuso scrive della catastrofe climatica che, in parole povere, è l'aumento della CO2 nell'atmosfera. Dobbiamo ridurne la sua concentrazione prima che sia troppo tardi. Da quanto che lo sentiamo ripetere? Abbiamo bisogno di soluzioni pratiche prima di giungere a novembre prossimo quando si svolgerà la Cop 26, un incontro internazionale di esperti climatici e attivisti per concordare un piano d'azione su come affrontare il riscaldamento globale.

soluzione immediata proposta è ridurre la nefasta CO2; sottraendola all'atmosfera con l'unico mezzo in grado di farlo è piantare alberi. Non è molto tecnologico, conclude Mancuso, ma funziona. E già successo nella storia del pianeta.

Bene. Faccio mio questo appello e lo trasmetto, attraverso questa testata giornalistica, a chi di competenza: Amministrazione comunale/i e provinciale, Camera di commercio, università, associazioni di categoria, eccetera eccetera.

A Lecce vi è un Dipartimento forestale che coltiva piante appositamente per la forestazione. Si può aprire un protocollo perché provveda a fornire esemplari botanici per riempire quelle aiuole miseramente vuote di alcuni quartieri come quello di San Pio di cui invio alcune foto che inducono alla misericordia e a porvi rimedio subito. Con la garanzia che siano accudite come meritano e non lasciate morire.

Chi ha orecchie da intendere intenda e si dia da fare. Cominciamo da qui a mettere in pratica il Recovery plan.

 

 

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