Un autentico evento di grazia è quello che Chiesa di Lecce e in modo particolare la comunità parrocchiale di “San Massimiliano Kolbe” in Lecce si preparano a vivere nei giorni che vanno dal 29 luglio al 1° agosto: la peregrinatio del quadro miracoloso della Madonna di Pompei.
L’icona giungerà in città accompagnata dall’arcivescovo- prelato mons. Tommaso Caputo e dai sacerdoti della prelatura, graditi ospiti dell’arcivescovo Michele Seccia e del parroco don Antonio Murrone
Bella e suggestiva la storia che adombra il quadro della Vergine.
Bartolo Longo, nel suo intento di propagandare la pratica del Rosario tra i pompeiani, si recò a Napoli per acquistare un dipinto della Madonna del Rosario. L'idea era quella di acquistarne uno già visto in un negozio: ma le cose andarono diversamente. Per puro caso, infatti, incontrò in via Toledo Padre Radente (suo confessore) che allo scopo gli consigliò di andare in suo nome al Conservatorio del Rosario di Portamedina e di chiedere a Suor Maria Concetta De Litala un vecchio dipinto del Rosario che egli stesso le aveva affidato dieci anni prima. Bartolo seguì il consiglio ma rimase sconcertato quando la suora gli mostrò il dipinto: una tela corrosa dalle tarme e logorata dal tempo, mancante di pezzi di colore e con la Madonna che insolitamente porge la corona a Santa Rosa anziché a Santa Caterina da Siena come vuole la tradizione domenicana. Bartolo fu sul punto di rinunciare ma, dietro insistenza della suora, ritirò il dipinto. Nel tardo pomeriggio del 13 novembre 1875 l'immagine della Madonna giunse a Pompei su un carretto guidato dal carrettiere Angelo Tortora e adibito al trasporto di letame. Avvolta in una coperta logora e consunta, fu scaricata davanti alla fatiscente parrocchia del Santissimo Salvatore dove ad aspettarla c'erano l'anziano parroco Cirillo, Bartolo e altri abitanti. Quando, tolta la coperta, fu mostrato il dipinto, lo stesso stupore che a prima vista aveva colto Bartolo si manifestò anche negli altri presenti. Tutti concordarono che esso non potesse essere esposto in quelle condizioni se non dopo un suo restauro sia pure parziale.
Dopo diversi interventi dipinto non tornò nella parrocchia del Salvatore ma fu posto su un altare provvisorio allestito in una delle cappelle (ribattezzata successivamente di Santa Caterina) all'interno del santuario in costruzione. L'immagine della Madonna si coprì ben presto di pietre preziose offerte dai fedeli quale attestato di grazie ricevute. Papa Leone XIII nel 1887 benedisse il meraviglioso diadema che cingeva la fronte della Vergine. Tra i diamanti e gli zaffiri che formavano le aureole sul capo della Madonna e del Bambino si potevano notare quattro rarissimi smeraldi offerti da due ebrei per grazia ricevuta.
L'ultimo restauro fu effettuato nel 1965 presso il Pontificio istituto dei padri benedettini olivetani di Roma, un restauro altamente scientifico durante il quale furono riesumati i colori originali che erano stati coperti da altri che vi si erano sovrapposti nel corso dei precedenti interventi e che furono fatti risalire a un valente artista della scuola di Luca Giordano (XVII secolo). L'immagine della Madonna rimase esposta alla venerazione dei fedeli per alcuni giorni nella basilica di San Pietro: il 23 aprile il dipinto fu incoronato da Papa Paolo VI.
Ricco, pertanto il programma (LEGGI SOTTO) che don Murrone insieme al consiglio pastorale parrocchiale hanno messo su per celebrare questi giorni di grazia. Oltre all’arcivescovo Seccia e al prelato di Pompei, nelle quattro giornate di statio leccese del quadro, interverranno anche il Nunzio apostolico Luigi Pezzuto e il vescovo di Nardò-Gallipoli, Fernando Filograna.
“Ringraziamo il Signore per questo kairòs - commenta don Antonio -, questo tempo privilegiato in cui egli, mediante la Madre sua, ci visita e ci incoraggia a proseguire nel nostro cammino di sequela. A Maria chiediamo che possa sussurrare anche a noi con tenerezza di madre come fece a Cana di Galilea di fare quanto il suo Cristo comanda, perché possiamo tutti essere testimoni autentici e veri della vita buona del Vangelo”.
Tutte le celebrazioni serali verranno trasmesse in diretta da Portalecce (sito e Fb) e da Telesalento (ch 73).