Si è tenuta ieri nella sala parrocchiale di San Giovanni Battista in Lecce, la presentazione del progetto “Calcio senza confini e affini”, che, nell'ambito del bando “L'importante è partecipare”, è stato finanziato con 275mila euro da Fondazione con il Sud.
Il risultato è stato raggiunto grazie alla partnership fra comune di Lecce, parrocchia di San Giovanni Battista e Innova.Menti, ente di formazione capofila di una rete che comprende l’associazione B Fake, che opera da anni nella proposizione di tornei sportivi e scuole di sport per ragazzi all'insegna della battaglia a ogni intolleranza e della diffusione dei valori di convivenza positiva, la Uisp provinciale, da sempre impegnata nell'organizzazione di iniziative di sport diffuso e non agonistico, l’Istituto comprensivo “Stomeo-Zimbalo” e il Consiglio italiano per i rifugiati.
I dettagli del progetto sono stati illustrati dal sindaco Carlo Salvemini, da Ettore Bambi di Innova.Menti e dal parroco don Gerardo Ippolito.
Il progetto mira a sviluppare un modello di sport solidale urbano, dando la possibilità agli abitanti del quartiere “Stadio” di partecipare a un programma variegato di corsi sportivi. All’interno del centro sportivo sociale della parrocchia San Giovanni Battista, punto di aggregazione del quartiere, si prevede di attivare una scuola calcio multiculturale, corsi settimanali di basket, volley, baskin, sitting volley, ginnastica dolce, scacchi, attività motorie di base e di avvicinamento alla mountain-bike.
La rete mira a coinvolgere diverse fasce della popolazione, con una particolare attenzione alla disabilità, in un'ottica popolare, inclusiva e multiculturale. A tal fine è prevista anche una costante attività di animazione volta a stimolare il dialogo con le famiglie locali e gli enti rappresentativi del territorio. Si intende, inoltre, ristrutturare un campo da calcio presente nel centro sportivo parrocchiale, proporre tornei annuali delle varie discipline (fra i quali, riprendere il torneo antirazzista “Calcio senza Confini”), cicli di incontri formativi per adolescenti e familiari, una maratona, un cineforum, attività di urban art, un summer camp e una web radio (“CambiamoCi”). Complessivamente verranno coinvolti nelle attività sportive 1.250 partecipanti.
“Ringrazio per questo lavoro di squadra - ha dichiarato Salvemini - che sono certo avrà importanti ricadute e che aggiunge un tassello nel mosaico di iniziative che negli ultimi anni si vanno componendo nel quartiere Stadio. Se ripercorriamo insieme queste iniziative, abbiamo il senso di un percorso che ha una sua coerenza e ambizione: trasformare le periferie in quartieri dove si affermano servizi come diritti di cittadinanza, si favorisce la relazione comunitaria e anche la bellezza. Sono orgoglioso ed emozionato che tutto questo accada perché oggi il quartiere Stadio è l'esempio positivo di un lavoro collettivo di rafforzamento di una dimensione di partecipazione comunitaria che altrove ancora non sta accadendo allo stesso modo”.