La ricorrenza della memoria liturgica di Santa Teresa di Calcutta è diventata l’occasione propizia, in cui il Comitato popolare quartiere Stadio di Lecce, guidato da Giovanni Capoccia, ha organizzato una serata di preghiera, riflessione e intrattenimento nella piazza dedicata alla santa, estesa a tutta la cittadinanza.
In particolare, proprio la sera del 6 settembre scorso il parroco di San Sabino, don Sandro Quarta, ha celebrato una santa messa in onore di questa donna eccezionale, che con semplicità e trasparenza ha irradiato gioia, speranza, amore e pace in tutto il mondo: “Quante volte ci capita di sperimentare il conflitto di interesse tra le norme di comportamento obsoleto condizionate dal rispetto umano e il comandamento di Dio sull’amore verso Lui e nei riguardi del prossimo. Allora, la figura di Madre Teresa per noi diventa emblematica: conta la grazia, anche se spesso il suo modo di agire ha fatto discutere, quasi scandalizzare”.
Infatti, ella stessa diceva: “La mia fiducia in Dio è cieca e so che Lui non mi abbandonerà mai. Preferisco essere e restare povera con Gesù e i suoi poveri”. Inoltre, in alcune sue lettere al padre spirituale, affermava: “Se mai diventerò una santa, sarò di sicuro una santa dell’oscurità. Sarò continuamente assente dal Paradiso per accendere la luce a coloro che, sulla terra, vivono nell’oscurità”. Don Sandro ha esortato alla vigilanza, all’attenzione: “Spesso siamo troppo legati alle nostre norme. Invece, conta il nostro rapporto con Dio e con il nostro “Tu”. Madre Teresa lo ha insegnato, soprattutto con l’amore per gli ultimi degli ultimi, in un Sì ripetuto a Dio senza mai guardarne il costo”.
Dopo la celebrazione è stato proiettato il video-racconto della storia della santa e in conclusione la serata è stata allietata dall’ascolto delle canzoni interpretate da suor Cristina.